Pizzo is back/parte VII: era lo scorso febbraio ed eravamo alla ricerca di un titolo che andasse oltre le nostre critiche con il senno del prima, e non del poi, a chi, dal suo scranno in panchina, stava facendo male all'anima dei Mastini e, con quel suo sorriso a cui nessuno è mai riuscito a dire "no", Piroso ce lo trovò all'istante - "Pizzo is back", appunto, al rientro dall'infortunio - ribaltando il nostro pessimismo in ottimismo, aprendo le porte alla speranza.
Pizzo is back per noi vale tutto, e non solo perché il ritorno di Piroso fu il cerino che riaccese la polveriera giallonera, trasformata fino alle final four "suicide" di Coppa Italia in un cimitero fatto di regole dettate dall'alto in cui era impossibile ridare vita all'invenzione, all'istinto, al veleno e al coraggio del Mastino.
Pizzo is back è qualcosa in cui credere che poi s'avvera. Due occhi furbi, un animo grande e buono, quella sana incoscienza che sul ghiaccio invita a provarci sempre - ma anche, non scherziamo, talento e gol, la capacità di metterci la faccia per i compagni e per il pubblico con chi calpesta questi colori - e una richiesta che resterà tale almeno finché non accadrà qualcosa: Alessio Piroso è tutto questo, ma anche di più.
"Prima o poi la farai anche a me un'intervista" sono le parole con cui Pizzo, alla settima stagione in giallonero, ci accoglie da un anno quando ci si incontra. Facciamo così, Pizzo: appena verrà superata la quota dei 23 punti dell'ultima, travagliata stagione (furono 42 con Czarnecki e 39 con Devèze, con un aumento esponenziale nei playoff, quando l'odore del sangue esalta un uomo abituato ai duelli senza appello), faremo l'intervista.
Il post con cui i Mastini confermano Piroso
È ufficiale: Alessio Piroso resta in giallonero!
Il nostro #55 sarà ancora una colonna dell’HCMV Varese Hockey per la prossima stagione!
Grinta, cuore e spirito giallonero: Pizzo c'è!