Un derby per noi è passione, tifo, sfottò, ambiente, attesa, partecipazione e, quindi, pur se spiace scriverlo dobbiamo farlo: Como-Varese di questa sera a Casate è una partita senza cuore. Anzi, è una delusione per chi crede nell'hockey su ghiaccio allo stato più puro che possa esistere.
Non è un derby perché destinarlo a 99 persone ammesse al palaghiaccio (il Como ci ha comunicato il "sold out" ma non si è avuta notizia alcuna di prevendita, seppur per una manciata di tagliandi: quindi, come si è proceduto a venderli?), riduce la stragrande maggioranza del pubblico a essere spettatore assente, ininfluente e impotente. Una sconfitta solenne per tutti coloro che credono che l'hockey debba aprire e non chiudere le porte: perché riempire l'Acinque Ice Arena se poi si svuota la partita più sentita dell'anno?
Fossimo stati nel Como, avremmo trovato un accordo per permettere a chiunque, e non a pochissimi, di essere presenti, invertendo i campi e giocando in via Albani (e se fossimo stati nel Varese, che ha avanzato l'ipotesi, avremmo lottato ancora di più per riuscirci).
Va bene, come ha detto alla Prealpina il presidente comasco Tacci, voler giocare a Casate per essere rispettosi della propria squadra e della propria "casa" che, non per colpa del club lariano - che, anzi, è vittima - ma di chi la gestisce (l'Amministrazione attuale e quelle passate) sta cadendo a pezzi costringendo a ridurre la capienza al lumicino, ma c'è anche il rispetto delle centinaia di tifosi che avrebbero voluto e potuto esserci. Di più: conoscendo la tempra di Da Rin e dei suoi, l'inversione di pista l'avrebbe indebolita o rafforzata, come già accaduto all'andata quando il Varese vinse solo all'overtime? Noi propendiamo per la seconda ipotesi, ma evidentemente conosciamo Da Rin meno bene del presidente...
Ventisette tifosi - un numero che, comunque, porta bene - più gli accreditati della società giallonera vengono considerati meglio che nulla ma, noi, come provocazione avremmo detto: tutti, o nessuno. Se preferiscono il deserto, deserto sia. Il popolo giallonero è popolo proprio per questo. Unito nel silenzio e perfino nell'assenza se anche solo uno dei nostri non può essere accanto a noi: saranno poi i giocatori e il coach in pista a vincere soprattutto per chi non c'è e non solo per chi ha la fortuna di esserci.
Non è un derby, infine, perché l'hockey a nostro avviso non è calcolo ma coraggio, non opportunismo ma opportunità, non obbligo o restrizione ma libertà, non è accettazione ma sfida, come lo è questo articolo. Non è "io" ma "noi", tutti assieme.
Diciannovesima giornata - Oggi e domani
Stasera, 20.30: Como-Varese (diretta Radio Village Network e diretta testuale su VareseNoi)
Domani, 20.30: Appiano-Caldaro (20), Dobbiaco-Bressanone (20), Alleghe-Feltre, Valdifiemme-Pergine. Riposa: Valpellice.
La classifica
Caldaro 44. Pergine* 38. Varese* 35. Appiano* 33. Feltre* 28. Alleghe* 27. Valdifiemme* 20. Como* 18. Bressanone 14. Valpellice 7. Dobbiaco 6. *una in meno
Ventesima giornata - Sabato 16 dicembre
Varese-Valdifiemme (18.30, clicca QUI per i biglietti), Pergine-Appiano (18.45), Feltre-Dobbiaco (19.30), Caldaro-Como (19.30), Valpellice-Alleghe (20.30). Riposa: Bressanone.