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| 18 marzo 2022, 17:36

Pro Patria, il gol più bello: l'amicizia con i bimbi ucraini

La mascotte e i giocatori Colombo, Pizzul e Ghioldi hanno portato doni e affetto ai ragazzi all'oratorio di San Giuseppe

Momenti di gioco e tenerezza all'oratorio

Momenti di gioco e tenerezza all'oratorio

Un tigrotto per amico: arriva avvolto con la bandiera ucraina. I bambini e le mamme all’oratorio di San Giuseppe, a Busto Arsizio, accolgono prima con stupore, poi con crescente entusiasmo la mascotte e i giocatori della Pro Patria.

I visitatori sono giunti carichi di doni per loro, ma il più luminoso è l’amicizia e si fa strada a poco a poco proprio come un raggio di sole. Superata la prima timidezza, tutti vogliono conoscere il tigrotto, posare per la foto con lui e magari giocare al calciobalilla con i calciatori.

Sono il capitano Riccardo Colombo e i compagni Luca Pizzul e Filippo Ghioldi, accompagnati dal responsabile della comunicazione della Pro Patria Nicolò Ramella e dal presidente dell’associazione "Tigrotto per Busto" Emanuele Gambertoglio.Tra poco arriverà il pranzo per queste famiglie - la macchina perfetta di solidarietà a San Giuseppe è come al solito al lavoro - ma adesso c’è la curiosità di conoscersi. Don Giuseppe Tedesco veglia e sorride.

Che cos’è la Pro Patria? La squadra della città dove siete, bambini. I più "resistenti" sono i piccoli interisti, ma poi si spiega che non c’è alcun tradimento: i campionati sono diversi, no? Allora, ecco che osservano lo zaino con il tigrotto, sfogliano un poco il fumetto, poi si avvicinano al calciobalilla: lì ogni esitazione viene meno, anche se le più cariche sono le ragazze, che danno del filo da torcere ai tigrotti.

Grazie, dicono bambini e mamme, ma la Pro Patria risponde subito: «Grazie a voi». Gli occhi brillano di fronte ai doni, soprattutto a quello più grande: il tempo condiviso. Perché è delizioso restare un poco insieme, mentre tutto si ferma attorno. Si fermasse anche la guerra: impossibile non commuoversi al pensiero di ciò che hanno lasciato e attraversato madri e figli.

Mentre Colombo e Ghioldi continuano la partita, Pizzul si siede per terra e gioca con una bimba dai codini biondi che vuole esplorare tutti i giocattoli nel sacco. È arrivata la pappa, un piccolo si è già infilato il bavaglino con il tigrotto, ma a lei non importa: ha un amico grande con il quale giocare, mica può pensare a mangiare adesso. Luca condivide il pensiero: come ci si può staccare da questi bambini, proprio adesso che li si è trovati.

Sono i bimbi di Busto. Sono anche un po' i bimbi della Pro Patria, ora.

Ma. Lu.

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