Di Davide in Davide. Oggi la gioia che significa buttarsi alle spalle un periodo di pareggi a raffica, con tante energie impiegate, ha prima di tutto gli occhi di Castelli. Come settimana scorsa, evitare l'onta di una sconfitta casalinga con il Lecco aveva portato la firma di Ferri.
E brilla, tanto, lo sguardo del tigrotto che oggi, poco dopo essere stato inserito in campo, ha gabbato il portiere della Virtus Verona con freddezza consumata (LEGGI QUI). Soddisfazione doppia per Castelli, che racconta: «Sì, arrivo da un periodo difficile e anche la squadra da momenti di difficoltà. Da qui ecco tre punti preziosissimi per scalare un po' di posizioni in classifica e stare un po' più tranquilli per le prossime gare».
Le difficoltà si chiamano Covid e infortuni. Non si nomina mai il resto, che poi è molto, troppo: la questione societaria. I ragazzi non lo fanno e non lo faranno, indicano la loro certezza attraverso le parole di Castelli su ciò che possono fare lavorare ed essere professionisti, in ogni condizione: «Non abbiamo mai mollato. L'importante è dare il massimo alla squadra ed esser pronti».
Lo è stato Davide, quando Sala - che oggi sostituiva Prina - l'ha chiamato. Entrato si è fatto trovare pronto E con lui tutti i ragazzi, hanno ribaltato il risultato e prima ancora la fisionomia di una partita che sembrava dover essere tutta mirata a contenere i veneti.
Se l'aspettava così, Massimo Sala, spiega: «Brutta sporca e cattiva, da giocare fino in fondo. Abbiamo trovato difficoltà nel primo tempo, nel secondo abbiamo cambiato qualcosina nell'assetto di pressione e abbiamo trovato il gol».
Una vittoria di cui gioire: «Fino a un'ora dopo la partita. Complimenti ai ragazzi, uomini veri ma dalle 17.30 in poi dobbiamo pensare già alla Pro Sesto mercoledì».
La classifica ha cambiato faccia di colpo, come al primo raggio di sole: nel gruppo di chi lotta per la salvezza, la Pro Patria è l'unica vittoriosa e agguanta Virtus Verona e Trento. Ma è presto per esultare: prima bisogna ancora lavorare tantissimo.
Ma. Lu.