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Territorio | 19 marzo 2024, 12:42

Proteste silenziose in consiglio comunale a Castellanza

I punti all’ordine del giorno, riguardanti il destino dei lavoratori Sieco e i disagi causati dalla centrale a gas del polo chimico, hanno portato numerosi cittadini a sedere tra il pubblico della Sala Colonne. Cartelli di preoccupazione e dissenso

Proteste silenziose in consiglio comunale a Castellanza

È stato un consiglio comunale stranamente affollato quello che si è svolto nella serata di lunedì 18 marzo a Castellanza.
La presenza della presa d’atto del progetto preliminare del quartier generale di Confindustria, che dovrebbe sorgere lungo le sponde del fiume, infatti, unita a quella di alcune mozioni presentate dal consigliere Caputo, ha fatto sì che la sala colonne di Palazzo Brambilla fosse gremita di pubblico, diversamente da quanto accade di solito.
Un pubblico che, direttamente interessato dagli argomenti all’ordine del giorno, ha voluto in diverse occasioni far sentire la propria voce attraverso alcuni cartelli che hanno fatto bella mostra di sé durante la seduta.
 
LAVORATORI SIECO

Il primo punto scottante è stato quello riguardante il destino del personale attualmente in forza a Sieco, che già negli scorsi giorni aveva illustrato le difficoltà a cui sta andando incontro a causa del cambio del gestore del servizio di igiene urbana (LEGGI QUI).
A sollevare l’argomento è stata la mozione presentata dal consigliere di minoranza Mino Caputo, con la quale, in sostanza si chiedeva all’amministrazione di rendersi parte attiva nel convocare un tavolo per tutelare i lavoratori, partecipando poi alla riunione per sostenerne le richieste.

«L’amministrazione sin da subito ha posto attenzione al destino di chi rischia il posto di lavoro - ha risposto il sindaco Mirella Cerini – e dopo le ultime sollecitazione abbiamo nuovamente chiesto ad ALA approfondimenti sulle motivazioni che hanno portato alle scelte fatte in merito».

Motivazioni che sono state esplicitate in una lettera che la prima cittadina ha voluto leggere in consiglio, nella quale, in sintesi, viene detto che «Sin dall’inizio la tematica del personale ad oggi alle dipendenze di Sieco è stato oggetto di estrema attenzione, ma la nostra società è soggetta alle normative che impongono l’assunzione di personale secondo i principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità, e secondo la Cassazione questo obbligo di legge prevale sulla clausola sociale.
Per questo abbiamo pubblicato una procedura per la selezione del personale riservata ai lavoratori che hanno già prestato servizio per almeno 240 giorni a Castellanza, ma solo 4 lavoratori Sieco hanno scelto di partecipare».

Quanto alla decisione di respingere la richiesta di convocare un tavolo per discutere con le aziende della questione, il sindaco Cerini ha spiegato che: «Come amministratori siamo umanamente vicini ai lavoratori, ma non abbiamo la competenza per interferire in alcun modo con le scelte fatte dagli operatori.
L’unica cosa che possiamo fare è controllare che tutto si svolga nel pieno rispetto della normativa e chiedere, come già fatto di tutelare a livello sociale queste persone».
 
CENTRALE POLO CHIMICO
 
Altro argomento caldo dello scorso consiglio è stato quello relativo alla centrale a gas situata all’interno del polo chimico; sin dalla sua realizzazione, infatti, i residenti della zona hanno lamentato disturbi e disagi che impattano fortemente sulla vita quotidiana.
A farsi portavoce delle loro istanze è stato ancora una volta Mino Caputo, che ha presentato due mozioni per approfondire il tema dei rumori e delle vibrazioni percepite dai castellanzesi, chiedendo all’amministrazione di verificarne le cause e di informare prontamente i cittadini in proposito convocando un consiglio comunale aperto.

Anche in questo caso a rispondere è stata la prima cittadina, che ha sottolineato come già da tempo sia in atto una serie di iniziative messe in campo con la collaborazione di Provincia e Arpa per monitorare la situazione e mettere fine ai disagi dei cittadini.

«Già dopo le prime segnalazioni abbiamo contattato Provincia e Arpa – ha ricordato Mirella Cerini – chiedendo di posizionare strumenti che permettano la misurazione continua dei rumori; inoltre nel novembre del 2023 gli enti preposti hanno inoltrato all’azienda una diffida per rispettare i limiti previsti dalla norma sia per quanto riguarda le emissioni sonore che gli inquinanti.
La Provincia, inoltre, ha richiesto uno studio delle criticità e degli interventi necessari per fare in modo che la situazione cambi, e gli interventi di adeguamento necessari andranno eseguiti entro la prima metà del mese di aprile».

A questi lavori faranno seguito una serie di monitoraggi per verificare se effettivamente la situazione sia tornata alla normalità, nella speranza di poter comunicare ai residenti la fine dei loro disagi.

«Per quanto riguarda gli inquinanti – ha proseguito la prima cittadina – Arpa sta facendo una serie di visite straordinarie per verificarne l’eventuale presenza, em se necessario intervenire di conseguenza.
Il problema delle vibrazioni, invece, è più complicato da affrontare, poiché non essendoci una normativa di riferimento sono difficile da misurare, ma la Provincia ha assicurato che chiederà verifiche anche in questo caso.
Vorrei cogliere l’occasione per ricordare che gli enti titolati ad intervenire sono solo Arpa e Provincia, noi come amministrazione non abbiamo competenza in merito, ma abbiamo cercato di fare tutto quello che è in nostro potere, e anche di più, per cercare di risolvere i disagi che ci sono stati segnalati».

Loretta Girola

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