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Busto Arsizio | 22 maggio 2024, 14:04

Lavoro nelle festività e riposi compensativi, presidio dei dipendenti Agesp

Gli addetti allo spazzamento protestano per un accordo, sottoscritto dalle Rsu, che «…di fatto cambia l’orario di lavoro», con conseguenze negative, affermano, sulla disponibilità di giorni liberi. Altra fonte di lamentela, i preavvisi troppo brevi per i servizi nei festivi. Possibile sciopero

Alcuni partecipanti al presidio davanti alla sede Agesp

Alcuni partecipanti al presidio davanti alla sede Agesp

Presidio Adl – Sindacato di base, oggi, 22 maggio, davanti alla sede Agesp di via Marco Polo. Tra striscione e bandiere, una dozzina di addetti al servizio spazzamento. «Ma tutti i colleghi concordano con questa iniziativa», sottolineavano, citando una lettera inviata all’azienda con una trentina di firme in calce. All’origine della presenza, motivi riassunti in un volantino (vedi foto in fondo all’articolo, il testo è stato preparato per il 15 maggio, quando un primo presidio è stato rinviato per pessime condizioni meteo) e riconducibili a un accordo siglato da Agesp e Rsu, con ricadute sui tempi di lavoro.

«Di fatto – lamentano i lavoratori – noi ci rimettiamo, quanto a giorni liberi. Non è giusto, anche perché non è stato rispettato quanto deciso in assemblea. E cioè che la sottoscrizione del nuovo accordo era vincolata a una revisione dei riposi compensativi». Ancora: «Non abbiamo organizzato il presidio dalla sera alla mattina. Prima abbiamo scritto all’azienda chiedendo un incontro. Ma non abbiamo ricevuto risposta. Se non ci saranno novità, il prossimo passo potrebbe essere lo sciopero».

Nel volantino si precisa che la nuova organizzazione prevede una presenza a rotazione e non su base volontaria di tutti i lavoratori “Spazzamento e raccolta”, con la sola monetizzazione del servizio in tutte le festività infrasettimanali. «Biasimiamo questo atteggiamento» affermano i dipendenti. Che specificano di avercela «…non tanto con l’azienda ma con chi “rappresenta” i lavoratori», non essendo stato rispettato quanto deciso prima della firma dell’accordo. «L’assemblea - si prosegue - aveva deciso all’unanimità di accettare l’accordo delle festività 2024/25 qualora venisse ripristinata la modalità dei riposi compensativi e delle festività cambiata unilateralmente dall’azienda».

Altra fonte di scontento sono i preavvisi che, a detta degli aderenti al presidio, dovrebbero essere di 15 giorni, mentre sarebbero stati di 13 per il servizio del 25 aprile e di nove per quello dell’1 maggio.

S.T.

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