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Varese | 07 maggio 2024, 12:52

Una nuova vita per i rifiuti tessili con il progetto Ecotess: «Fare cultura e fare rete, l’economia circolare è fondamentale»

Presentato stamattina il progetto, nato dalla sinergia tra Camera di Commercio, Ambiente e Lavoro e Legambiente, che mira al riciclo del tessuto degli abiti usati grazie al coinvolgimento di una decina di realtà aziendali del territorio, associazioni, quattro Comuni e gestori della raccolta differenziata

Una nuova vita per i rifiuti tessili con il progetto Ecotess: «Fare cultura e fare rete, l’economia circolare è fondamentale»

È stato presentato stamattina in Camera di Commercio, a Varese, il progetto Ecotess, promosso dall’associazione Ambiente e Lavoro e Legambiente Lombardia con il contributo della Camera di Commercio di Varese.

L'obiettivo è quello di diffondere buone pratiche nella raccolta differenziata dei rifiuti tessili e nella gestione degli scarti dell'industria ma anche quelli generati da famiglie e cittadini.  Il materiale che si raccoglierà sarà il tessile per la casa.

A illustrare per prima l'iniziativa Elena Provenzano, responsabile dell'ufficio dati e statistica di Camera di Commercio Varese: «Questo è un progetto molto importante per Camera di Commercio, che lo inserisce nella sua missione di sostenibilità - ha spiegato - L'economia circolare è fondamentale all'interno di questa missione. Sono due le parole che vogliamo sottolineare: da una parte la sperimentazione, che creerà un modello di business che sarà replicato da altre imprese sul territorio, la seconda parola è fare cultura e fare rete».

Per quanto riguarda i dati, Elena Provenzano ha affermato: «Soltanto l'1% degli abiti usati viene riciclato. Tra il 2000 e il 2020, inoltre, la produzione di fibre tessili è raddoppiato e ogni cittadino europeo consuma 26 chili di vestiti e ne smaltisce 11. Per questo motivo Camera di Commercio si è inserita in questo progetto e dal quale si otterranno dei risultati e si creeranno nuovi modelli di business».

Infatti, l'iniziativa coinvolgerà dieci aziende tessili del territorio di Varese, oltre che le associazioni di categoria quali Confindustria, Confapi e Confartigianato, quattro Comuni (Malnate, Vergiate, Cuasso al Monte e Luvinate) e i gestori della raccolta differenziata.

«Questo progetto è stato possibile perché Fondazione Cariplo ha fatto un bando, nella quale noi ci siamo inseriti e ci viene riconosciuto un contributo economico di 70mila euro - aggiunge Wolfango Pirelli, segretario dell'Associazione Ambiente e Lavoro - Varese è una provincia pluriproduttiva e ha buone relazioni territoriali. Questi due elementi ci hanno consentito di individuare la città come un luogo adatto per attuare questo progetto».

L'iniziativa si avvale anche del supporto tecnico del centro tessile cotoniero "Centrocot" di Busto Arsizio, rappresentato dal direttore Claudio Brugnoni: «Centrocot ha sviluppato negli ultimi anni ha sviluppato processi e innovazioni per aiutare le aziende a recuperare gli scarti. In questo progetto vogliamo mettere insieme il pre-consumo e il post consumo e selezionare i materiali in modo opportuno e fare sì che i cittadini riconoscano i materiali col tempo. Questi tessuti, poi, verranno utilizzati per la campionatura. Si studia, quindi, per il futuro».

«Non è la prima volta che affrontiamo il tema dei rifiuti - aggiunge Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia - Per Legambiente è un progetto prezioso che mette insieme e abbina il volere dei cittadini di poter riutilizzare gli indumenti che sono nelle loro abitazioni e che vogliono dismettere, con l'impresa. Quindi, l'obiettivo è cercare di avvicinare questi due mondi, per noi fondamentale e importante per far comprendere e fare un'opera di sensibilizzazione verso i cittadini ma anche verso le imprese. Dobbiamo, quindi, riuscire a innescare dei meccanismi positivi e fare capire ai cittadini che quelle tovaglie, ad esempio, possa essere utile in un’altra modalità. Il progetto, quindi, mira a recuperare i tessuti per la casa e avvicinare cittadini e imprese a questa iniziativa».

Alle aziende partecipanti, inoltre, si offrono, infatti, occasioni in termini di riduzione degli scarti tessili pre-consumo e di utilizzo dei materiali derivanti dal processo di riciclo come pure nell'ottica della dichiarazione da inserire nel proprio bilancio di sostenibilità ma anche nella partecipazione alla rete territoriale che si sta formando.

Il progetto ha una durata di 18 mesi e terminerà dopo la metà del prossimo anno.

Elisa Petrocelli

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