L'ex Caminaccio sta tornando a nuova vita: perché non un disco bar come ai bei tempi?

La posizione è defilata rispetto al centro e in una zona perfetta, anche con la nuova area parcheggio, per passare le sere e, perché no, anche le notti in compagnia sia d'estate che d'inverno. 

La vocazione, come i colori di una squadra di calcio, resta impressa nell'anima e nell'iconografia di un luogo che profuma ancora di magia, gioventù, spensieratezza, libertà e divertimento.

Il suo destino, certamente, non deve essere per forza di cose legato al passato ma, spesso, riscoprire un solco che ha lasciato il segno in generazioni di varesini, e farlo sotto nuove forme, è una scelta vincente.

Come lo è, non più a parole, la possibilità di trovare spazi di aggregazione al di fuori della "Piccola Brera", là a Capolago dove a poca distanza c'è già la strada ben aperta dal "Village".

La ristrutturazione dell'ex discoteca Caminaccio, in via Per Bodio, prosegue e avanza a lunghi passi ed è già un sollievo vedere impalcature e addetti al lavoro laddove per anni l'abbandono e la vegetazione incolta avevano ricoperto di rughe le belle e affascinanti sembianze di quella che fu una delle "culle" della movida varesina.

Rilevata all'asta dal fallimento, la struttura sta cambiando volto e, seppur non vi siano certezze sulla gestione che verrà, s'infittiscono le voci che vorrebbero riscoprirne l'inclinazione naturale verso un luogo di aggregazione.

Si era parlato di poter accogliere una birreria e, ora, s'aggiunge la possibilità (il sogno?) di un disco bar sulle orme di ciò che fu. Posizione, vocazione e, forse, destino portano proprio lì. Dove Varese, ovviamente grazie a un imprenditore coraggioso e visionario, potrebbe dare vita all'idea sempre accennata di pensare anche ai giovani e a uno spazio dove divertirsi ma, perché no, anche ai tanti che, ad ogni età, sarebbero i primi a riabbracciare e rivivere le emozioni della loro beata gioventù.