Articolo 5.2 del regolamento della Fiba Europe Cup 2023/2024: “The selection of the clubs will be based on sporting results of clubs in their national leagues. Only clubs that did not finish in the bottom 3rd of their top national league standings in the previous season can be registered by the National Federations for the FIBA Europe Cup”.
Traduzione, se ce ne fosse bisogno: “La selezione dei club sarà basata sui risultati sportivi ottenuti nelle loro leghe nazionali. Solo i club che non sono finiti nelle ultime 3 posizioni delle classifiche delle loro leghe nazionali nella stagione passata potranno essere iscritte dalle leghe nazionali alla Fiba Europe Cup”.
Eccolo l’unico motivo di interesse di un ultimo match di una stagione che, l’interesse, l’ha prosciugato fino all’ultima goccia. Varese va a Pistoia (palla a due ore 18.15) per concludere il proprio cammino con l’obiettivo di non arrivare terzultima: fosse invece così, niente coppe l’anno prossimo. Lo dice la lettera della legge cestistica europea, che però dovrà essere confermata dalle regole di ingaggio del 2024/2025 (e non si vede perché non debba esserlo…) e non “sconfessata” da eventuali wild card “ad personam”, cioè concesse alla gloria di un personaggio di fama mondiale come Luis Scola.
Possibilità di ottenere il risultato? Innanzitutto bisognerebbe vincere al PalaEstra, impresa non facile per avversario, ambiente e limiti propri, tecnici e mentali (29 partite di pregresso qualcosa insegnano…). E poi scampare l’ipotesi di parità a 4 con Treviso, Cremona e Scafati a 24 punti: in tutti gli altri casi di parità alla stessa soglia Varese sarebbe almeno tredicesima. Anche perdendo, per la verità, i biancorossi avrebbero qualche chance: a determinare la quattordicesima piazza sarebbero le parità a quota 22 insieme a Treviso e Brindisi, insieme a Pesaro e Brindisi e insieme a Pesaro e basta.
La Openjobmetis, peraltro, potrebbe anche diventare giudice della salvezza. Succederà nel caso in cui Treviso perda contro Tortona e Pesaro vinca a Venezia: in questo scenario la vittoria varesina “pagherebbe” la retrocessione di Treviso, mentre la sconfitta quella di Pesaro.
Poca roba, in generale. Forse sarà più interessante guardare, con un pizzico di invidia, alla festa pistoiese, che tra le mura amiche oggi festeggerà i playoff, raggiunti da matricola: merito di stranieri azzeccati sul mercato (il razzente Moore, Payton Willis e il centrone Ogbeide) ma anche di tanta concretezza nel gioco e nelle idee di campo. Tutto il contrario delle stranezze varesine…