Nella serata di ieri - martedì 23 aprile - al Cinema Teatro “Fratello Sole” è stato organizzato l’incontro tra Agesp e i cittadini per parlare della nuova raccolta puntale, che negli altri quartieri di Busto Arsizio ha già preso il via. La platea era piena e c’erano persone anche in galleria. I dubbi sono ancora tanti, e a preoccupare sono sempre gli stessi “punti caldi”.
In centro la nuova raccolta puntuale dell’indifferenziata con il sacco azzurro microchippato e frequenza quindicinale inizierà il 13 maggio. Per fare chiarezza sulla raccolta differenziata, Paola Rossi - dell’agenzia di comunicazione ambientale Achab Group - anche ieri ha iniziato con un breve “ripasso”. Ma, ancora una volta, i dubbi su dove gettare alcuni oggetti sono rimasti (vi ricordiamo intanto il dizionario dei rifiuti di Agesp, QUI).
Tra i più richiesti (che sono emersi anche negli incontri precedenti) figurano le lettiere, che vanno nell’indifferenziata se sono minerali e nell’umido se sono compostabili. Il polistirolo per imballaggi - come quello degli alimenti e degli elettrodomestici - deve essere gettato nella plastica.
I blister delle medicine sono perlopiù di plastica, tranne alcune eccezioni, che sono di alluminio, e devono quindi essere raccolte con il vetro. Le siringhe, invece, devono essere gettate nell’indifferenziata, dotate di cappuccio in modo che il sacco possa essere maneggiato con sicurezza. Ancora, i tovaglioli di carta sono destinati all’umido se hanno residui di cibo, mentre piatti e bicchieri devono essere portati al Centro Multiraccolta, così come le lampadine a neon.
Per i pannolini e i pannoloni - ricorda Paola Rossi, come ad ogni incontro - c’è l’apposito sacco rosso, la cui raccolta rimarrà settimanale. Le traversine e gli assorbenti igienici femminili invece vanno nell’indifferenziata.
I dubbi però non si limitano a dove buttare i rifiuti. Una delle maggiori preoccupazioni dei cittadini è la raccolta quindicinale, soprattutto con l’avvicinarsi dell’estate. Molti lamentano di non sapere dove conservare il sacco azzurro per quindici giorni, e temono l’insorgere di cattivi odori e problemi igienici.
La risposta di Agesp è sempre la stessa: non esiste una soluzione unica che possa adattarsi a tutti. L’obiettivo della raccolta puntuale è far sì che ognuno diventi responsabile dei rifiuti che produce, e questo significa anche imparare a gestirlo e individuare la strategia migliore a seconda delle proprie necessità. Il consiglio è - se possibile - di tenere il sacco azzurro all’aperto, magari dentro ad un contenitore, e utilizzare dei sacchetti più piccoli per contenere i rifiuti che possono causare odori sgradevoli.
Tari, sacchetti e sanzioni
Di estremo interesse è anche la questione della Tari, che sarà calcolata in base al numero di sacchi azzurri che verranno raccolti, e non al loro peso, quindi il suggerimento di Agesp è di esporre i sacchi solo una volta che sono pieni.
Anche il numero dei sacchetti preoccupa: alcuni potrebbero rompersi, oppure certe famiglie potrebbero aver necessità di più sacchi. Quelli forniti gratuitamente ogni anno sono 26 per famiglie fino a 4 membri e 39 per i nuclei familiari più numerosi, ma chi desidera averne altri può acquistarli ai distributori automatici.
Un altro punto emerso (anche) ieri sera è quello delle sanzioni. Le persone sono preoccupate di sbagliare a gettare i rifiuti e temono che qualcuno possa aprire il loro sacco mentre è esposto, aggiungendo oggetti che non dovrebbero andare nell’indifferenziata. «Tutti possiamo fare uno sbaglio, e l’obiettivo di questo sistema non è dare multe - ribadisce Paola Rossi -. Il problema sorge quando questi errori sono ripetuti e costanti». Inoltre, rassicura sui malintenzionati: non sceglieranno sempre il sacco della stessa persona per metterci la loro immondizia.