«Grazie Varese, hai regalato al mondo l'immagine più bella da cartolina di te. Oggi alla Tre Valli e sulle strade della nostra terra ci siamo sentiti tutti protagonisti. Sarà l'elicottero che ci guardava tutti dall'alto, sarà stato accendere la tv e vedere passare davanti le nostre strade... ma oggi abbiamo sentito davvero crescere in noi l'orgoglio di vivere in questa terra».
Renzo Oldani, come sempre, ha lasciato sulle strade anche l'ultima stilla di cuore, insieme ai volontari della Società Ciclistica Alfredo Binda e a tutti coloro che li hanno sostenuti e aiutati, affinché l'edizione numero 102 della Tre Valli vinta dal belga Ilan Van Wilder (leggi QUI e anche QUI) fosse se non più bella, sicuramente ancor più impeccabile, sicura e accogliente di tutte quelle che l'hanno preceduta. E se anche qualche granello di sabbia fosse andato fuori posto, nel mare di gente e campioni radunati dalla corsa, sarebbe il primo a chiedere venia.
«Fatemi dire due parole che ho davvero nel cuore e cioè "grazie Varese" - prosegue Oldani - Grazie a tutti coloro che hanno permesso di vivere quelle che per me sono giornate dell'orgoglio varesino e cioè Comune, Provincia, Regione, Camera di Commercio, lo Stato con il ministro Giorgetti, Prefettura, forze dell'ordine e i nostri partner. Ma soprattutto grazie a tutti i varesini, anche a quelli che hanno sopportato qualche disagio purché la cartolina più bella di Varese arrivasse in tutto il mondo».
La gente («Solo al Mondiale del 2008 ne avevo vista di più sulle strade»: QUI le voci dalla strada), i corridori, i volontari, il vincitore («Tutti aspettavano al traguardo uno dei campioni al via e invece è arrivato un corridore non di grande popolarità come il belga Ilan Van Wilder. Ma questo è il ciclismo: non posso vincere solo i grandi, altrimenti corrono da soli...»): Oldani vorrebbe contenere tutti nelle sue parole ma forse non riesce e non può. E allora valgono, per tutti, quelle due parole che ripeterà all'infinito: «Grazie Varese».