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Territorio | 19 aprile 2023, 15:15

Olgiate, Mauro Carnelosso abbandona Paese da Vivere e passa in minoranza

«Manterrò il posto in consiglio per rispetto e coerenza con i cittadini olgiatesi che mi hanno eletto e dato fiducia per questo mandato amministrativo» spiega l’ex assessore. Sottolineando come non intenda più accettare le modalità con cui la maggioranza sta amministrando il paese

Olgiate, Mauro Carnelosso abbandona Paese da Vivere e passa in minoranza

Era nell’aria da mesi, ma ora è ufficiale: Mauro Carnelosso lascia il gruppo Paese da Vivere e va a sedersi tra i banchi della minoranza poiché non condivide «come sono stati affrontati e gestiti gli ultimi temi emersi sul territorio».
Carnelosso non è il primo esponente di maggioranza a prendere la decisione di abbandonare la formazione guidata da Montano: negli ultimi mesi, infatti, a lasciare il posto in consiglio sono state anche l’ex assessore Angela Di Pinto e Sabrina Monfrini, per non meglio specificati motivi personali.

Il dubbio che qualcosa non vada in Paese da Vivere, ormai, inizia a farsi sempre più concreto, considerando anche i diversi no ricevuti dal sindaco dai componenti della sua lista in occasione delle surroghe e che alcune persone che, pur non essendo in consiglio, ne erano parte integrante sin dall'inizio hanno anche loro deciso di fare un passo indietro.
I dubbi dei malpensanti, poi, assumeranno sicuramente ancora più corpo una volta lette le motivazioni per le quali l’ex assessore ai servizi sociali ha deciso di uscire dalle fila della maggioranza.

«Ho ufficialmente lasciato il gruppo mantenendo il posto in consiglio per rispetto e coerenza con i cittadini olgiatesi che mi hanno eletto e dato fiducia per questo mandato amministrativo – spiega Carnelosso - le mie dimissioni da assessore a fine 2022, come sottolineai già allora, non erano avvenute per la “pesantezza” dell’assessorato ai servizi sociali, come qualcuno aveva ventilato, ma volevano essere un segnale forte, nella speranza di un vero cambio di passo per il bene della comunità».

Un cambio di passo che secondo il consigliere non c’è stato; anzi, la situazione si è esacerbata ulteriormente grazie ad alcune prese di posizione di Montano all’interno del consiglio, come ad esempio la scelta, a fine dicembre, di votare il bilancio senza concedere la parola ai gruppi consiliari.
Questa è solo una delle tante decisioni contestate da Carnelosso, che ribadisce come lui per primo non condivida molte dei comportamenti dell’attuale giunta.

«Non condivido minimamente - sottolinea Mauro Carnelosso – come sono state affrontate, e gestite, molte delle criticità che ultimamente sono emerse sul territorio olgiatese, come ad esempio il nuovo bando per la futura gestione del palazzetto, tema urgente ma ancora nebuloso, le modalità del passaggio in giunta delle autorizzazioni riguardanti l’antenna di via Goito, tema sicuramente da approfondire.
Inoltre non si possono dimenticare la mancanza e i rimandi continui per gli aiuti concreti alla nostra scuola, come più volte richiesto, e assicurato, all’assessore alla partita, senza dimenticare Villa Shapira, sede di Arpa, i parcheggi Zero Village, il piano attuativo di via Mantova, la raccolta benefica con vendita di ciliegie e molto altro ancora
Ma credo che la cosa peggiore sia stata la decisione di aver delegato un assessore a partecipare ai tavoli di servizio riguardanti la Perstorp, inviando poi, a sua insaputa, una Pec durante la riunione per comunicare una diversa posizione».

Ma non è solo la mancata gestione di queste tematiche che ha spinto l’ex assessore a fare un simile passo; uno delle maggiori cause che hanno portato alle dimissioni, infatti, è data dalla mancata comunicazione non solo con la cittadinanza e le minoranze, ma anche tra gli stessi membri del gruppo di maggioranza.

«Nel corso del 2022 avevo sottolineato, più volte, i pochi confronti tra tutti i componenti di giunta – conclude Carnelosso – incontri necessari per determinare le scelte e le linee politiche; la mancanza di un’informazione capillare e il continuo rimandare nell'affrontare i temi sono tra le cose che mi hanno lasciato l’amaro in bocca e mi hanno portato a fare quella scelta. Domani ci sarà un nuovo consiglio e, per l’ennesima volta, il gruppo voterà senza averne dettagliatamente discusso prima, probabilmente è bastato parlare solo tra pochi, situazione che probabilmente va bene agli altri consiglieri ma che io non ritengo più di accettare. Personalmente ho sempre ritenuto assurdo che venissero spiegati i punti all’ordine del giorno prima ai capigruppo d’opposizione e poi ai rappresentanti di maggioranza».

Loretta Girola

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