Girometta d'oro, maestri del lavoro e attività "centenarie". La Famiglia Bosina premia la Varese che eccelle

Come da tradizione, sono stati conferiti stamattina in Salone Estense a Varese i premi istituiti dalla Famiglia Bosina. Una cerimonia molto sentita, che ha visto la partecipazione del sindaco di Varese Davide Galimberti, del prefetto Salvatore Rosario Pasquariello, oltre a numerose altre autorità civili, militari e religiose.

TENACIA E PASSIONE: ECCO I MAESTRI DEL LAVORO
A dare il via alle premiazioni Luca Broggini, regiù della Famiglia Bosina, che ha ringraziato tutti i presenti. Dopo i canti tipici del gruppo folk bosino, la cerimonia ha avuto inizio con le parole di Broggini, che ha ceduto la parola al console dei Maestri del lavoro in provincia di Varese Emilio Frascoli: «Ringrazio la famiglia Bosina e tutti i presenti - ha detto - I maestri del lavoro hanno compiuto cento anni e sono coloro che sono decorati con l'apposita stella su proposta del Ministero del lavoro, che è il più alto riconoscimento che un lavoratore di almeno cinquant'anni possa ricevere. Chi lo ottiene deve avere i quesiti richiesti, quali l'impegno, capacità di generare lavoro con amore, tenacia e dedizione, oltre a una salda condotta morale e alla volontà a istruire le nuove generazioni. Anche per questo motivo, infatti, incontriamo gli studenti portando le nostre testimonianze nelle scuole».

Nel corso della mattinata sono stato così premiati con il titolo di maestri del lavoro Carlo Gazzotti, Ariele Agostino Piccirillo ed Emanuela Varalli.

LE ATTIVITA' CENTENARIE, CUSTODI DELLA TRADIZIONE
Al termine delle premiazioni, è intervenuto ancora Marco Broggini, che ha conferito i riconoscimenti alle aziende varesine che hanno compiuto i superato i 100 anni d'età. A ricevere per il primo il premio è stato il burrificio "Prealpi", storica azienda con sede in viale Borri: «Quest'azienda è cresciuta nel corso degli anni. Il figlio del fondatore, Gigi Prevosti, rappresenta la quarta generazione di una ditta che dà lavoro a un centinaio di dipendenti» ha affermato Broggini.

In seguito sono stati premiati con lo stesso riconoscimento due simboli della ricezione del Sacro Monte: gli hotel ristoranti "Al Borducan", in via Morigi, e le "Colonne", in via Fincarà, anche loro al traguardo dei cento anni: «Questi locali, entrambi in stile liberty, offrono delizie culinarie della tradizione aperte alle innovazione. Particolarmente importante è il famoso elisir "Borducan", che ha oltre un secolo di vita» ha spiegato Broggini.

UNA GIROMETTA D'ORO IN MUSICA
Successivamente, è stato conferita la tanto attesa "Girometta d'Oro", il premio istituito dalla Famiglia Bosina e volto a celebrare i cittadini che si sono distinti nell'arco dell'anno, portando lustro alla città di Varese. Il riconoscimento è stato conferito a Giovanni Conti, 27 anni, direttore dell'Orchestra dell'Accademia della Scala e figlio d’arte (suo padre Gabriele è organista della basilica di San Vittore).

Marco Broggini ha così presentato il giovane: «Giovanni Conti, la musica ce l'ha nel sangue, essendo figlio di musicisti. Diplomandosi come maestro d'orchestra, ha continuato gli studi a Stoccarda, dove nel 2022 ha completato il percorso con il massimo dei voti e la lode. Ha vinto, poi, numerosi premi, tra cui quello dei migliori direttori d'orchestra. Finora ha diretto in Germania, ma anche alla Scala di Milano e alla stagione musicale di Varese. È stato ammesso incine a partecipare al master a Sofia. La famiglia Bosina, quindi, vuole conferitigli il premio per il lustro che dà alla città di Varese nel mondo».

«UN GRANDISSIMO ONORE, A VARESE DEVO TANTO»
«È un grandissimo onore ricevere questo premio - ha replicato il maestro Conti -  Questa sala ha un valore importante per me, essendo stata l'inizio del mio approccio con la musica grazie al maestro Sartorelli. In questa sala ho potuto sperimentare e assistere a numerosi concerti. Ora è incredibile per me pensare di ricevere proprio qui questo premio». 

«Quelli che mi conoscono, anche quelli in Germania - ha aggiunto - sanno del mio attaccamento a questa città ed è per me un orgoglio ogni volta tornare qui ed essere qui oggi: è come tornare a casa. Dietro a questo premio ci sono tantissime persone e tantissime realtà, come la mia famiglia, che tra l'altro è stata premiata con la "Girometta d'oro": l'ho scopetto ieri grazie ai miei zii. Ringrazio, quindi, i miei genitori, i miei zii, i miei amici e soprattutto questa città, che mi ha dato tutto ciò di cui avevo bisogno per iniziare la mia carriera. A cominciare dal Liceo Musicale, dove ho avuto dei maestri eccellenti, come mio padre Gabriele Conti, che dovrebbe essere qui al posto mio a prendere il premio. Lui per Varese ha dato, dà e darà tantissimo. Devo tantissimo anche a San Vittore e a Monsignor Luigi Panighetti, che ha celebrato lo scorso luglio il mio matrimonio. Insomma, il mio legame con questa città ha radici nel passato, nel presente e spero, anche nel futuro».

La cerimonia, infine, si è conclusa con le parole del sindaco Davide Galimberti: «Le premiazioni di oggi rappresentano bene Varese, che mi sembra sempre più città di respiro internazionale grazie anche a questi riconoscimenti». Presente tra gli altri l'onorevole di Italia Viva Maria Chiara Gadda.