«A Busto Collini lo conoscevano tutti. A lui va tutta la nostra stima: non è stata una persona alla ricerca del successo, dell’apparire, ma un uomo che ha lavorato tanto, ha fatto del bene a tutta la città, è stato capace di relazionarsi con gli altri, un esempio per tutti».
Così monsignor Severino Pagani, in una basilica affollata di gente, nell’omelia dei funerali di Ferdinando Collini, scomparso a 81 anni.
Ha voluto tracciare la figura di un uomo molto stimato in città, un grande lavoratore, che ha incarnato valori importanti. Ha anche ricordato le origini di Collini, la sua passione per la montagna: «Ritornerà alle sue vallate, alle sue montagne del Trentino e più in su fino al Paradiso».
Collini fu il fondatore nel 1968 con la moglie Laura dell'omonima azienda, specializzata da 50 anni nella coltelleria e negli articoli per casalinghi.
Il figlio Rudy è presidente di Confcommercio.
In prima fila alle esequie, il sindaco Emanuele Antonelli, la vicesindaco Manuela Maffioli e l’assessore Salvatore Loschiavo.
Tante le persone che hanno gremito San Giovanni, persone chiuse in un religioso silenzio.
«Con intensa commozione e profondo affetto ci troviamo qui per onorare Ferdinando Collini - ha sottolineato il prevosto - un’intensa commozione e un profondo affetto connotati ancora di più dal fatto improvviso. Questo ci fa riflettere sulle nostre fragilità».
Il 6 maggio alle 18.30 nel santuario di Santa Maria sarà celebrata una messa in suffragio a un uomo che ha dato tanto alla sua Busto.
Laura Vignati