Che importa se si va controvento, almeno a livello meteorologico: la festa di San Giuseppe a Busto Arsizio è abituata ai capricci della primavera. Oggi si parte con la pioggia che sembra arretrare, il ponte dovrebbe avere nubi meno amichevoli.
«Ma noi abbiamo il tetto, speriamo di avere gente a frotte» dice sorridendo Gianni Crespi, uno dei volontari, indicando i tendoni. Gli Amici di San Giuseppe sono un team collaudato e ha anche la soddisfazione di vedere i rinforzi con i giovani della pallavolo dell'oratorio. «Ci danno una mano» annuisce Mario Cislaghi, che rilancia l'appello: queste feste tengono viva la città e la tradizione può andare avanti solo con forze nuove. San Giuseppe è il protettore dei lavoratori e qui il lavoro è una festa, un'occasione di comunità che chiama tutta la città.
Cislaghi ribadisce anche programma a partire da oggi, poi il Palio, la consegna del Giuseppino d'oro, i falconieri, ma anche il sostegno che così si vuole offrire alla parrocchia. LEGGI QUI Si dà il cambio alla Madonna in Campagna di Sacconago, che finisce tra due giorni, e si passerà quindi il testimone a Madonna Regina. È la Busto Arsizio da prendere ad esempio, quella del coordinamento feste: si lavora insieme, per garantire un calendario sempre vivo e senza sovrapposizioni.
«Abbiamo già segnali positivi e siamo orgogliosi dei volontari» osserva Mario Cislaghi, che mostra anche la divisa ufficiale con tanto di loghi. In campo con il San Carlo e il Mercato delle Carni è scesa anche la Pro Patria.
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