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Il calcio, uno degli sport più amati e seguiti al mondo, offre numerose strade per coloro che vogliono trasformare una passione in lavoro. Tra le figure che lavorano dietro le quinte, spesso emergono giovani talenti che, con ambizione e dedizione, fanno strada nel mondo arbitrale.
Questo è il caso di Alessandro Filiti, un diciottenne proveniente da Luino, che si prepara a varcare i confini nazionali per rappresentare la nostra regione in uno dei tornei giovanili più prestigiosi al mondo: l’IberCup Andalusia.
Alessandro ha mosso i primi passi nel mondo dell’arbitraggio qualche anno fa, quando ha deciso di intraprendere il corso per arbitri organizzato dall’AIA Varese. Dopo aver superato brillantemente l’esame nel dicembre dello stesso anno, ha iniziato a calarsi nel ruolo di arbitro, dirigendo le prime partite nel marzo 2022.
In soli due anni, ha già conseguito risultati significativi, passando dal settore giovanile alla terza categoria a soli 18 anni e addirittura arbitrando la finale playoff Juniores l’anno scorso. Così, la sua rapida ascesa nel mondo arbitrale è stata coronata dalla sua selezione per dirigere gli incontri dell’IberCup Andalusia, un prestigioso torneo che si svolgerà dal 26 al 30 giugno in Spagna. Alessandro è l’unico a rappresentare la Lombardia.
Questa opportunità unica è giunta grazie al progetto dell’Erasmus Arbitrale promosso dal comitato nazionale, che ha selezionato solo 98 giovani arbitri per tutti i tornei estivi a livello internazionale, di cui solamente 8 per l’IberCup Andalusia. Il torneo, che attrae squadre provenienti da oltre 100 paesi in tutto il mondo, rappresenta una vetrina straordinaria per i giovani talenti del calcio. Ospitato quest’anno a Malaga, vedrà la partecipazione di rinomate squadre giovanili, conferendo al torneo un’importanza europea di prim’ordine.
«Questa selezione rappresenta non solo un riconoscimento per me, ma anche un’opportunità straordinaria di crescita personale e professionale – racconta il 18enne luinese -. Ho deciso di intraprendere il corso arbitri perché volevo approfondire la mia conoscenza del calcio e vedere il gioco da una prospettiva diversa, non solo come giocatore. Essere stato scelto tra 98 candidati su 500 richieste in Italia è un grande onore. Questa esperienza mi permetterà, inoltre, di socializzare e fare nuove conoscenze con colleghi provenienti da tutto il mondo».
Agostino Nicolò da Luinonotizie.it