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Varese dalla vetrina | 29 novembre 2023, 17:08

VARESE DALLA VETRINA/11 Arredo Design, mezzo secolo da precursori: «Non siamo semplici rivenditori, ma consulenti. Il centro città migliora, ma non è più quello di una volta»

Aperto nel 1969 da Anna e Angelo Cantoni, oggi l’attività dell’azienda in via Magenta è gestita dal figlio Marco e dal suo team: «Progetto, prodotto e realizzazione: spieghiamo la casa e gli arredi che la compongono. Come cambia la città oggi? Si sta muovendo, ma non c'è più lo splendore degli anni Novanta»

Marco Cantoni e sua mamma Anna all'interno dello showroom di Arredo Design, in via Magenta 7 a Varese

Marco Cantoni e sua mamma Anna all'interno dello showroom di Arredo Design, in via Magenta 7 a Varese

Come può un mobilificio restare aperto per oltre mezzo secolo senza essere assorbito dalla logica di mercato dominata dalle catene commerciali? «Il negozio di mobili oggi si trasforma in un atelier di consulenza che guida il cliente sulle scelte di casa e contenuto: il semplice rivenditore di arredamento che si limitava a comunicare con vetrine e depliant illustrativi è stato ormai fagocitato dalla grande distribuzione, che riempie pagine di social con proposte di acquisti facili e standardizzati».

È questa la risposta di Marco Cantoni di Arredo Design, l’attività in via Magenta che in oltre cinquant’anni di storia ha visto cambiare la città, la tipologia di clientela, e il ventaglio di prodotti e materiali restando sempre al passo con i tempi e facendo da precursore sotto diversi aspetti.

Oggi nel negozio ad accogliere la clientela c’è appunto Marco Cantoni, figlio di Angelo e Anna, i coniugi che nel 1969 rilevarono il negozio ELAM situato in via Carcano. Nel 1993 il trasferimento negli spazi che ancora oggi rappresentano un punto di riferimento per chi arreda casa, e cioè quelli di Arredo Design, in via Magenta, arteria fondamentale del traffico in entrata e uscita da Varese.

«Io mi sono laureato nel 1998 in ingegneria gestionale - ricorda Marco - e dopo aver fatto un po’ di gavetta in giro, ho deciso di dedicarmi a questo lavoro, che comunque mi è sempre piaciuto».

Arredo Design si occupa sì di arredamenti d’interno, ma il focus è su quella che Marco chiama la scatola-casa, «cioè tutto ciò che sta attorno ai mobili, l’abitato inteso nella sua interezza. Mentre un normale rivenditore si limita alla vendita dello stesso format di prodotti a più clienti, il nostro realizzo ha l’obiettivo di essere esclusivo, perché creato in fase di studio sulle esigenze del singolo committente, e personalizzato in termini di colori, superficie e materiali. Sottolineando che esclusivo non significhi per forza costoso».

Il team di Arredo Design è formato oggi da Marco Cantoni, sua mamma Anna, gli architetti Stefano e Davide Marchetto e l’interior designer Andres Hernandez. Una squadra che consente il massimo dell’efficienza in ogni passaggio del lavoro.

«Progetto, prodotto e realizzazione: si parte da un’idea che funge da linea guida per interpretare il desiderio di ogni cliente, così da avere vantaggi sia dal punto di vista economico sia in termini di tempistiche, procedendo direttamente e senza dubbi verso il risultato finale. È grazie a questo tipo di logica che oggi, nel nostro settore, siamo considerati degli opinion leader».

Una storia da precursori la loro, a partire già dagli anni Ottanta, quando, ricorda Marco, i suoi genitori proponevano oggetti di design ricercati e inusuali come la lampada a vortice Delirium Yum di Ingo Maurer (nella prima foto in basso) che generava un bulbo di luce in una pallina da ping-pong. Nell’ottica di sperimentare: «Oggi abbiamo un tavolo triangolare che si apre e diventa rotondo (quarta e quinta foto sotto). Non ce ne sono tanti così…».

«Oggi si parla tanto anche di moodboard, una tavolozza che presenta scampoli di tessuto, impiallacci di legno, un campione di specchio, un pezzettino di tappeto e una piastrella del pavimento, per far vivere il feeling dei materiali. Mia mamma lo faceva sui fogli giganti, già nei primi anni Settanta. Oggi si parla di materioteca e di tattilità, ma noi ci avevamo pensato già moltissimo tempo fa».

E per sviluppare questo concetto, dall’altra parte della strada è stato creato Materials & Co., un "laboratorio" di Arredo Design, dedicato appunto ai materiali e frequentato da architetti, costruttori ed immobiliaristi: «mentre lo showroom è allestito con ambientazioni finite di mobili e scenografie, presso Materials & Co. si può trovare una nostra selezione di pavimenti, rivestimenti, tendaggi, tappeti e carte da parati, che sono tornate di moda in quanto fonte di personalizzazione esclusiva».

Essendo posizionato in una zona di intenso passaggio, i clienti di Marco arrivano da tutta la provincia, fino al Milanese. E non mancano i clienti dalla Svizzera, che negli ultimi anni hanno registrato una notevole impennata.

Ma, rispetto a qualche tempo fa, c’è una cosa che accomuna tutti i clienti: «Una volta erano più curiosi, giravano per il negozio semplicemente per vedere dal vivo, poi eventualmente scegliere. Oggi invece vengono già con una richiesta specifica, perché già informati da internet e dai canali social, dove possono reperire le informazioni necessarie».

E a proposito della posizione strategica tra via Magenta e piazza Repubblica, una zona in evoluzione, Marco si dice speranzoso: «Siamo contenti che quest’area stia finalmente cambiando dopo anni di totale abbandono. Varese sta cercando di trasformarsi anche se con molta fatica, e il prezzo pagato in passato è evidente: purtroppo molte attività hanno sofferto, il centro di Varese non rappresenta più quel biglietto da visita di ricchezza e splendore cui eravamo abituati negli anni Novanta… oggi è abitato prevalentemente da negozi stile grande distribuzione più vicini alle proposte di un centro commerciale».

Il lavoro di Arredo Design non si è arrestato nemmeno durante la recente pandemia, nonostante l’attività si sia ritrovata in difficoltà con il magazzino pieno di consegne da effettuare, e i materiali da pagare: «Grazie alla collaborazione con le ragazze di Yop! Comunicazione abbiamo lanciato una campagna, e durante il Covid abbiamo gestito gratuitamente tutti i progetti: i clienti ci mandavano disegni e misure e noi offrivamo la nostra consulenza in via eccezionalmente gratuita. Abbiamo lavorato così per più di cinque mesi e per tutto il periodo a seguire: era arrivata un’ondata di lavoro per noi impensabile».

Anche il mercato del mobile si è adattato alla svolta green propria ormai di ogni settore: quasi tutte le aziende hanno cambiato ormai il modo di produrre materiali, a partire dalla verniciatura dei mobili, che oggi è quasi tutta a base acqua, e non più a solvente. La stessa cosa avviene con gli imballaggi: il polistirolo viene utilizzato sempre meno, a vantaggio del cartone e del materiale riciclato. «Tutto il processo del mercato è orientato a questo tipo di sostenibilità. Anche per i mobili da giardino, per cui una volta si usavano corde sintetiche, ora sono tornati i materiali naturali, come ad esempio il midollino».

Oggi come ieri, quindi, Arredo Design è ancora lì, sempre presente e sempre attuale, così come la proposta calibrata sui gusti e le tendenze del momento…

Qui i link per consultare il sito di Arredo Design e il sito di Materials & Co. 

Lorenzo D'Angelo

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