Domani alle 18.30 Varese si ferma per la finale dell'hockey: con il palaghiaccio immediatamente esaurito, in molti seguiranno gara 1 della sfida con il Caldaro che assegna il titolo grazie a Radio Village Network e all'appassionante radiocronaca di Max Airoldi anche se si attendono novità nelle prossime ore a proposito della probabile diretta della partita sulla pagina Facebook ufficiale della società giallonera.
«Siamo un blocco che si muove unito, un'emozione difficile da scalfire - dice il presidente del Varese Carlo Bino - Chi gioca dà il 110% per il pubblico e il pubblico dà il 110% per chi gioca creando un'alchimia di energie positive che si sono unite nel posto e nel momento giusto».
C'è una parola giusta da dire alla squadra prima di una finale attesissima dopo una stagione fantastica?
Grazie. Direi "grazie" e quasi niente più. Se non di regalarci l'ultima ciliegina, facendo ciò che sa fare con serenità e tranquillità. Che non vuol dire non tirare fuori gli attributi, anche perché, quando conta, sa farlo benissimo.
Stagione fantastica per merito di chi?
Del gruppo: dagli attrezzisti al medico, dall'osteopata al ds, dalla dirigenza ai nostri partner, ai giornalisti e, ovviamente, ai nostri splendidi tifosi. Grazie a tutti voi e a tutti noi abbiamo dato un grande esempio di cosa significa questa parola. "Gruppo": nessun primattore, ognuno fa il suo. Siamo un blocco che si muove unito, un'emozione difficile da scalfire. Chi gioca dà il 110% per il pubblico e il pubblico dà il 110% per chi gioca creando un'alchimia di energie positive che si sono unite al momento perfetto nel posto giusto.
Qual è l'arma in più del Varese?
Il fattore campo, una bolgia che toglie il respiro.
Un clima da scudetto. Alla faccia di chi dice che la finale non assegna lo scudetto ma il titolo di IHL...
Quando Varese fiuta il "momento giusto" e si sente coinvolta, scende in pista e non si ferma più. Il tifoso dei Mastini non paga il biglietto, entra al palaghiaccio e alla sirena finale torna a casa. No, qui è diverso: ognuno dei 1.105 spettatori vince o perde sulla sua pelle prima e dopo la partita, si sente una cosa sola con questi giocatori e questo progetto. Ogni singolo spettatore ha capito che con il suo apporto di tifo o economico fa la differenza, altrimenti non ci sarebbero state tutte quelle persone felici che si abbracciavano e piangevano dopo la vittoria della Coppa. Questo senso di appartenenza ha fatto sì che tutti vogliano essere presenti per giocare ogni partita insieme a noi.
Al pubblico cosa possiamo invece dire?
La stessa cosa: grazie. Non ci ha mai lasciato soli, neppure dopo le prime sconfitte. Alla fine tireremo le somme di quanta gente è venuta a vederci e capiremo davvero quello che è successo quest'anno a Varese.
Quanta gente in più avreste potuto portare al palaghiaccio per questa finale?
Almeno il doppio di quelli che potranno esserci. Anzi, di più: penso che saremmo arrivati ad avere 3 mila spettatori.
Cosa dice a chi rimarrà fuori?
Nulla perché so che è incazzato: magari ha sempre preso i biglietti ma stavolta non li ha trovati... Questo mi provoca dispiacere: vorrei che tutti quelli che vogliono venire a vedere i Mastini possano farlo. Il rapporto capienza-tifosi è sbilanciato e ogni gara sarà una corsa al biglietto.
L'hockey è l'hockey, a volte imprevedibile, e il Caldaro è il Caldaro e ha già vinto due titoli: se il Varese alla fine non dovesse farcela, cosa direbbe?
Esattamente questo: è una stagione fantastica e in bacheca c'è, e resta, una Coppa. Vogliamo il titolo ma il Caldaro ha perso la finale proprio qui, oltre che 5 volte contro di noi in campionato, sarà quindi spinto dalla sete di riscatto. Noi sappiamo di essere forti e di avere i giocatori giusti per una finale: credo che la gara più difficile sarà la seconda di martedì. Vincerà chi rimarrà in piedi per ultimo...
Essere campioni o non esserlo influirà sul progetto e sui piani della prossima stagione?
Assolutamente no. Il nostro è un progetto sano che va avanti: le vittorie sono importanti ma non fondamentali. La squadra della prossima stagione sarà forte perché il pubblico merita di avere un Varese vincente e divertente, l'ambiente resterà quello giusto e noi cercheremo di migliorarci. Se perdiamo la finale, ripartiamo per vincere la prossima: in campionato e in Coppa.
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Hockey | 31 marzo 2023, 14:24
FINALE -1. «L'arma in più dei Mastini? Il senso di appartenenza, la voglia di urlare "campioni" e quest'emozione che ci unisce difficile da scalfire»
Il presidente giallonero Carlo Bino alla vigilia del primo incontro per il titolo: «Serenità, attributi, gruppo... ognuno dei 1.105 tifosi del palaghiaccio vince o perde sulla sua pelle. I giocatori danno il 110% per la gente e la gente dà il 110% per i giocatori creando una bolgia che toglie il respiro. Avremmo potuto avere 3 mila persone al nostro fianco. Il Caldaro è spinto dalla sete di riscatto ma vincerà chi rimarrà in piedi per ultimo... Comunque vada, resteremo al vertice e il progetto crescerà. Intanto dico una sola cosa a squadra e pubblico: "grazie"». Possibile diretta Facebook del match sulla pagina ufficiale del club
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