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Busto Arsizio | 21 agosto 2022, 22:00

«La mia bolletta è passata da 900 a 2.300 euro: ho dovuto aumentare i prezzi del listino. A Natale cosa faremo?»

A Busto Arsizio tutte le attività stanno risentendo dell'aumento del costo di energia e gas: «Impossibile fare altrimenti con tutti i rincari, materie prime comprese». Ma qualcuno è stato aiutato: «La proprietaria dei muri che mi è venuta incontro ribassandomi l’affitto»

Fabrizio Zucchinali del bar Charlotte e Graziano Bustoletti della pasticceria Bisto

Fabrizio Zucchinali del bar Charlotte e Graziano Bustoletti della pasticceria Bisto

Le bollette sono aumentate e le attività di Busto Arsizio ne hanno risentito, qualcuno ha dovuto aumentare i prezzi, come la pasticceria Bisto in piazza San Michele, qualcun altro è riuscito a non farlo, come il bar Charlotte in piazza Santa Maria.

«La mia bolletta è passata da 900 euro a 2.300, senza contare che sono aumentate anche le materie prime»: queste le parole di Graziano Bistoletti, proprietario della pasticceria Bisto, che si è trovato ad appendere un cartello in negozio per segnalare ai clienti che aveva aumentato i prezzi a causa del rincaro delle bollette. «Ho aumentato il mio listino sabato scorso - prosegue - è quasi impossibile rimanere agli stessi prezzi».

Graziano ha poi parlato delle previsioni future: «Lavorando mezza giornata come ho fatto durante l’estate, a dicembre sarei a circa 4mila euro di bolletta. Una materia prima come il burro, che di solito pago 7/8 euro al chilo in questo periodo dell’anno, adesso mi costa 12.55 euro; sotto Natale, momento in cui aumentano i prezzi, arriverà a 20 euro. Io ai miei clienti a quanto dovrò vendere i panettoni?».

E infine due domande sulla situazione attuale: «Le farine che usiamo noi adesso non sono dei raccolti di quest’anno, e allora perché le fanno pagare di più? Secondo me c’è molta speculazione. Poi, bisognerebbe mettere un tetto massimo alle compagnie elettriche sui costi».

Infine: «Secondo me bisogna ringraziare il governo che, negli ultimi 30 anni, ha pensato alle poltrone e non alla pianificazione di una produzione di energia elettrica in Italia. Dipendere da una confederazione come la Russia in tutto e per tutto non va bene. Se dovesse fermarsi la Cina con tutte le esportazioni che fanno noi cosa facciamo?».

Altre pasticcerie della città, invece, al momento sono riuscite a mantenere invariati i prezzi, riuscendo a gestire i costi. Ma anche alcuni bar dove vengono fatte colazioni e aperitivi sono riusciti a trovare il modo di non dover aumentare il listino, come il bar Charlotte, come raccontato dal suo proprietario, Fabrizio Zucchinali: «Ho subito il rincaro di circa un terzo delle bollette negli ultimi mesi».

E poi l’aiuto della locatari: «Al momento sono riuscito a mantenere i prezzi come prima, più che altro perché ho avuto la proprietaria dei muri che mi è venuta incontro ribassandomi l’affitto, però sicuramente la situazione non è piacevole».

Michela Scandroglio

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