Nello stesso giorno in cui l'assessore regionale alle infrastrutture Terzi annuncia l'aumento della puntualità dei convogli (82%), la riduzioni delle soppressioni del 75% e l'arrivo di nuovi treni (leggi qui), il Pd rovescia la medaglia e va all'attacco.
Basta Trenord, serve una nuova prospettiva per il servizio ferroviario in regione: il Pd Lombardo, d'accordo con il gruppo regionale, mette in campo un'azione forte. Raccoglierà infatti le firme tra i pendolari contro l’abolizione dell’abbonamento “solo treno” e per voltare pagina rispetto a Trenord. L'iniziativa partirà la prossima settimana e durerà un mese, attraverso volantinaggi e raccolta firme nelle stazioni della Lombardia.
Va all'attacco il varesino Samuele Astuti, consigliere regionale PD della Lombardia: «Nel 2020 scadrà il contratto di servizio con Trenord, che cosa ha intenzione di fare la Regione? Una parte significativa di ritardi e cancellazioni è causata da problemi sulla rete e noi avevamo chiesto di convocare anche RFI, proprio oggi in commissione, ma non è stato fatto. C’è, soprattutto, un problema di flotta, e nonostante gli annunci la Regione non è riuscita ad avere quasi nulla di nuovo da Trenitalia. Mentre il mondo va avanti la Regione Lombardia non riesce a mettersi al passo con le migliori realtà europee e costringe i pendolari a condizioni di viaggio assolutamente insoddisfacenti. In più, c’è la prospettiva della graduale cancellazione dell’abbonamento “solo treno”, come è già successo nelle province di Milano e Monza e Brianza in concomitanza dell’introduzione della tariffa integrata, ma per scelta unilaterale della Regione. Tutto questo ci porta a promuovere una mobilitazione con i pendolari per dire con chiarezza che bisogna mettere mano a Trenord e che la Regione non sta governando a dovere il trasporto ferroviario regionale».
«L’esperimento di Trenord è durato dieci anni – spiega il segretario regionale del Pd Vinicio Peluffo - e a consuntivo si deve ammettere che le cose non sono andate come avevano promesso ai pendolari. Il servizio è ancora largamente insoddisfacente e la Regione, da ormai sei anni guidata dalla Lega, ha tutta la responsabilità di non avere un vero progetto per dare ai viaggiatori condizioni di viaggio soddisfacenti. Noi saremo nelle stazioni a raccogliere la voce dei cittadini e porteremo il loro disagio e la loro protesta sul tavolo della politica».
Ecco il testo su cui si raccoglieranno le firme:
I Lombardi hanno diritto di viaggiare su treni puntuali, affidabili, confortevoli e puliti, come avviene nel resto d’Europa.
Trenord non sa garantire tutto questo: è un esperimento durato dieci anni, ora bisogna avere il coraggio di dire che non ha funzionato e che bisogna andare oltre.
La Regione Lombardia, che governa il trasporto ferroviario regionale, ha avallato tutte le scelte di Trenord: dal taglio del 5% delle corse fino alla soppressione dell’abbonamento “solo treno” che oggi costringe 25mila pendolari delle province di Milano, Monza e Brianza e in parte di Lodi a pagare gli abbonamenti fino al 40% in più per avere lo stesso servizio scadente. Oggi riguarda solo loro, domani riguarderà tutte le province lombarde. Lo ha deciso la Regione per mettere più soldi in cassa a Trenord.
Meno corse, abbonamenti più cari: così non va.
Chiediamo che la Regione Lombardia dichiari concluso l’esperimento Trenord. Chiediamo che la Regione rispetti i pendolari, ripristini gli abbonamenti “solo treno” per i pendolari di Monza, Milano e Lodi che non prendono altri mezzi e rinunci a cancellarli nelle altre province.