Il nuovo sovrappasso sulla SP1 è ufficialmente inserito nel piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Gavirate. L’opera, considerata strategica per la sicurezza e la fluidità del traffico, avrà un costo di 1.310.000 euro, finanziato in gran parte dalla Provincia di Varese (1,2 milioni) e per 110.000 euro dal Comune.
A presentare il progetto in consiglio comunale è stato il vicesindaco Roberto Zocchi, durante la discussione sulle variazioni di bilancio. «Con questa variazione – ha spiegato – mettiamo a bilancio un capitolo già completamente finanziato. Dopo l’approvazione in giunta, partirà l’iter tecnico e amministrativo per la gara d’appalto».
Il capogruppo di minoranza Simone Foti (Gavirate s'è Desta) ha espresso dubbi sull’intervento, definendolo una “toppa” su una vecchia mancanza: «Questo progetto risale a 25 anni fa. I ponti dovevano essere realizzati dai privati che si sono insediati sul territorio, invece non è mai successo. E ora si spendono soldi pubblici per rimediare». Foti ha anche sollevato una questione di principio: «Che siano fondi provinciali o comunali, sono comunque soldi dei cittadini. Non è Babbo Natale a metterceli». Infine, ha ricordato le criticità della zona, tra attività aperte fino a tardi, schiamazzi e scarsa sorveglianza.
La parola poi è passata al gruppo Vivere Gavirate. Il capogruppo Gianni Lucchina ha ricordato le proposte presentate durante la conferenza stampa di lunedì 21 luglio (leggi qui tutti la notizia). La consigliera Beatrice Bisanti ha poi invitato i presenti a riflettere sul comportamento dei pedoni, soprattutto i più giovani: «Non abbiamo dati certi sull’attraversamento in quel punto. Il rischio è che, anche con il ponte, i ragazzi scelgano comunque il percorso più breve». Secondo Bisanti, la sicurezza va affrontata anche sul piano educativo e sociale.
A chiarire il percorso progettuale è intervenuto il sindaco Massimo Parola che ha spiegato: «L’idea iniziale prevedeva due sovrappassi, ma uno dei due (sulla SP50) è stato abbandonato per motivi tecnici. Inoltre, le convenzioni con i privati sono state aggiornate: le risorse previste per i ponti sono state convertite in altre opere, come la pista ciclopedonale parallela, oggi in fase di completamento. Con la ciclabile e il nuovo ponte – ha detto – garantiremo un doppio collegamento sicuro. La Provincia ha voluto fortemente quest’opera per proteggere chi frequenta la zona sportiva di via dello Sport. Il passaggio attuale è pericoloso, manca un attraversamento protetto».
Parola ha concluso sottolineando che «non si è dimenticata la storia urbanistica della zona, ma si è scelto di adattarsi ai cambiamenti: oggi quell’area è più viva e frequentata. Serve quindi un’infrastruttura adeguata alla realtà attuale».
Durante il consiglio si è dibattuto anche in merito al finanziamento per la riqualificazione del cimitero di Voltorre e sulle iniziative per mantenere attiva la scuola materna di Armino. L’assessore Orlandi ha spiegato che «sono stati modificati gli orari della scuola e attivati diversi progetti di musicoterapia e psicomotricità, oltre all’attenzione per la lingua inglese, punta di diamante della nostra scuola». Foti ha espresso alcuni dubbi in merito alla capienza della scuola, più di 120 bambini, rispetto al reale numero di iscrizioni annue e domanda: «come mai questa struttura ha una bassa ricettività rispetto alle potenzialità e agli altri asili sul territorio?».
Si è parlato poi dell’adesione del comune alla Fondazione Paese Welcome che il sindaco Parola spiega avere il fine di «promuovere lo sviluppo del turismo nell’ambito della provincia di Varese, valorizzandone l’immagine turistica a livello nazionale e internazionale. L’obiettivo - spiega il sindaco - è far diventare Varese e la provincia una destinazione riconosciuta tra le regioni dei laghi per il turismo leisure, del tempo libero, e sportivo». «È sicuramente un’ottima opportunità - ribatte Foti - ma mi piacerebbe vedere nel proseguo di questa legislatura un maggior impegno e coinvolgimento nel distretto del commercio». Il punto è stato approvato con immediata eseguibilità.
Foti ha portato poi all’attenzione anche una interrogazione del suo gruppo in merito all'attivazione delle pagine istituzionali del Comune di Gavirate sui social network. «I nuovi canali non sono un obbligo di legge, bensì - spiega - una scelta politica per migliorare la comunicazione, la partecipazione e la trasparenza con i cittadini. Prosegue poi - la gestione sarà di fatto in capo alla maggioranza su nomina sindacale e in nessun modo è previsto il contributo ed il coinvolgimento dei consiglieri dei gruppi di opposizione».
A rispondere è l’assessore Meggiolaro: «Il Comune ha adottato alcune linee guida sulla social media policy, ovvero quell'insieme di regole base di comportamento per coloro i quali sono coinvolti nella gestione dei social network dell'ente. L'attività politica svolta dai gruppi consiliari non può trovare spazio nelle pagine istituzionali del comune. Pertanto - spiega l’assessore - non vi è stata nessuna esclusione a danno delle minoranze che, se vorranno, potranno esercitare la propria attività su profili social di propria competenza». Foti si è detto non soddisfatto di questa risposta.
Ultimo punto presentato è stato relativo al piano viabilistico della zona adiacente agli ambulatori di ASST che, spiega il sindaco «potrà subire delle lievi variazioni nell'intenzione di agevolare l'accesso ai numerosi parcheggi già presenti in zona e soprattutto rendere la mobilità pedonale più sicura anche attraverso la creazione di percorsi protetti dalle fermate dell'autobus, dalla stazione e dai parcheggi intorno alla struttura».














