Il lavoro dei volontari dell'associazione San Vincenzo de Paoli di Sesto Calende, coordinati da Isabella Sapienza, è instancabile e frenetico: sono in preparazione i pacchi di beni di prima necessità destinati alla popolazione ucraina di Odessa che partiranno nei prossimi giorni.
«Stiamo allestendo, chiudendo e impacchettando tutti i pacchi che i nostri undici volontari caricheranno mercoledì in partenza per l'Ucraina» racconta Isabella.
La San Vincenzo de Paoli è una realtà al servizio dei bisognosi e c'è anche una risposta verso l'emergenza ucraina.
«Siamo partiti più di un anno fa prosegue la volontaria sestese - l'anno scorso sette ragazzi di Sesto Calende sono stati a Odessa. Quest'anno abbiamo aumentato sia i furgoni che le persone. La situazione è complicata perché la Russia sta bombardando anche le zone dove andranno i nostri ragazzi, ma preghiamo tutti insieme perché vada tutto bene».
La raccolta include beni alimentari, ma non solo, anche medicinali, kit di sopravvivenza, sacchi a pelo, coperte ignifughe.
«Quest'anno partiamo con molto materiale - sottolinea Isabella - anche giochi per i bambini. Cerchiamo materiale scolastico perché padre Vitali, il nostro referente a Odessa, ci ha mandato un elenco di esigenze. Medicinali e materiale scolastico per i bambini, che sono devastati sia psicologicamente che praticamente, non hanno niente».
La partenza dei furgoni della solidarietà di Sesto Calende è prevista per giovedì mattina all'alba.
«Quest'anno sono indipendenti - osserva la volontari - l'anno scorso sono partiti con "Stop the War Now" ed erano tantissimi furgoni. Quest'anno sono solo loro. Quattro furgoni, undici uomini, direzione Odessa, dove c'è padre Vitali che distribuirà gli aiuti. Siamo già a un centinaio di scatoloni oggi, ma domani arriva altro materiale».
La risposta di Sesto Calende è stata di grande generosità da parte di singoli e associazioni.
«Abbiamo il patrocinio del Comune, che ha accettato di nuovo quest'anno, abbiamo fatto una raccolta all’Esselunga che è andata molto bene circa un mese fa e le parrocchie e molti donatori ci aiutano molto. L'emergenza ucraina bussa alla porta, ma la San Vincenzo de Paoli è sempre presente sul territorio. Quando è scoppiata la guerra, a Sesto ne sono arrivati un centinaio e noi ce ne siamo occupati per mesi. Gli ultimi rimasti, circa quaranta, sono ancora assistiti da noi, con alcune famiglie ospitate nelle case parrocchiali e altre che vengono settimanalmente a fare la spesa gratuitamente» conclude Isabella Sapienza.