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Salute | 25 maggio 2024, 14:47

Addio al dottor Paolo Spada, voce dell'ottimismo (che deriva dalla scienza) durante la pandemia

Chirurgo vascolare, aveva 56 anni e da tempo combatteva contro una malattia. Diceva: «Volevo dare una visione ottimista, senza dire “andrà tutto bene” ma ponendo fiducia nelle armi della scienza». Il bellissimo messaggio ai giovani medici e l'omaggio del professor Silvestri

Addio al dottor Paolo Spada, voce dell'ottimismo (che deriva dalla scienza) durante la pandemia

È stato un esempio fino all'ultimo, una voce dell'ottimismo ma di quelle che nascono dalla fiducia riposta nella conoscenza e nell'impegno della scienza. Lo è stato durante la pandemia in particolare e anche le sue ultime parole sono preziose per i medici, i pazienti, per i giovani.

È mancato a 56 anni dopo aver combattuto una malattia, il dottor Paolo Spada. Di Buccinasco, fu il chirurgo vascolare che mentre infuriava il Covid, dati alla mano, diede un contributo prezioso nei momenti più difficili al professor Guido Silvestri sui social. Comunicazione chiara, non semplicistica, che fu un riferimento di speranza motivata in mesi proprio su quei social che sul virus si sono rivelati spesso fuorvianti e divisivi fin dal principio. Lo stesso medico in una recente intervista sul sito dell'Humanitas ha spiegato così: « Hai paura di ciò che non conosci, se vedi meglio la paura ti passa. Sono da sempre stato un nerd appassionato di grafici e di Excel. Con le “Pillole di ottimismo” sui social volevo dare una visione ottimista della pandemia, senza dire “andrà tutto bene” ma ponendo fiducia nelle armi della scienza».

Aveva parlato anche della malattia: « L’idea di svegliarsi un giorno con una diagnosi terribile è l’incubo di ogni medico, un brutto sogno che ti cambia l’esistenza. A me è successo. Da anni convivo con una patologia seria, ma ne ho tratto un ulteriore insegnamento: in un percorso di vita che per tutti quanti è a termine, lungo o corto che sia, l’importante è dargli un significato e vivere appieno la propria esistenza».

Ma tra gli ultimi messaggi che vanno al cuore e alla mente, quello rivolto alle nuove generazioni: «Ci sono molti giovani che hanno timore e tendono a rinunciare a diventare medico. Il mio consiglio è di non bloccarsi, cercare di vincere i momenti di sconforto e superarli. Buttarsi e osare, affrontare le proprie paure superando i limiti. Il mio consiglio per iniziare è fare il volontario in ambulanza, è un’opportunità unica per acquisire competenze sanitarie, aiutare il prossimo e fare nuove amicizie».

Commovente il post del professor Silvestri: «Per migliaia di persone le parole di Paolo sono state una vera e propria "salvezza psicologica" in un momento di grande difficoltà. Paolo amava molto la frase "ottimismo che viene dalla conoscenza", inventata nel marzo 2020 - mentre dilagava il catastrofismo Covid, alimentato a volte da "buone intenzioni", ma spesso da sciacalli a caccia di vantaggi politici e/o visibilità mediatica - per definire, in poche parole, l'idea che la conoscenza, che viene dalla scienza, generi un profondo ottimismo esistenziale con cui è possibile affrontare con coraggio e senza panico anche la sfida terribile di un nuovo virus senza cadere nel negazionismo (i cui disastri conosciamo dai tempi dell'Aids). La storia ha mostrato quanto Paolo avesse ragione».

Ma. Lu.

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