Ha parlato da ministro ma, soprattutto, da uomo di lago, colline e territorio. Da varesino. E, ancor di più, da sportivo. Giancarlo Giorgetti crede che il centro federale degli sport del ghiaccio meriti di trovare casa là dove ci sono vocazione e identità per esaltare questa presenza, cioè a Varese.
E così, ieri sera alla Festa della Lega di Besozzo (leggi QUI), sia pubblicamente che alle persone che lo hanno avvicinato per chiedergli cosa ne pensasse della nuova "culla" federale con un'arena principale da 5.400 posti, palestra, foresteria, pista secondaria e pista da curling alle Fontanelle (ma c'è anche la possibilità di scegliere un secondo progetto messo sul tavolo dal Comune nell’area vicino all’Acinque Ice Arena, con la possibilità di creare una vera e propria cittadella del ghiaccio dotata di pista interrata all'ippodromo) per ospitare l'attività azzurra, non si è tirato indietro.
«È un progetto importante - ha detto Giorgetti - magari sembrano cose di poco conto ma in realtà il centro federale degli sport del ghiaccio darebbe una vocazione al nostro territorio e andrebbe a connotare la nostra come una provincia capace di investire ed esaltare gli sport minori come è già successo con l'esperienza del canottaggio».
Insomma, Giorgetti spinge per Varese e non solo per spirito di appartenenza ma perché la considera la soluzione più logica e naturale. Sarà poi l'intera squadra di governo (in primis il ministro dello Sport Abodi con i colleghi interessati alla partita), che ha stanziato 25 milioni tramite Pnrr, su indirizzo della Regione Lombardia, a prendere la decisione finale. Una squadra di cui Giorgetti in questo caso non è portiere, come accadeva quando inforcava i guantoni sui campi da calcio, ma attaccante.