Non possiamo scrivere di essere cresciuti al palaghiaccio insieme a loro ma solo perché loro non c'erano ai tempi di Denis Houle, Maurizio Catenacci e Cesare Carlacci, né a quelli di Brad Shaw. Eppure possiamo con ogni certezza affermare che Daniele Odoni e Riccardo Privitera, per noi, rappresentano la fatica di essere Mastini molto più di tutti quei nomi da leggenda, o di altri che magari hanno messo la loro incancellabile firma sul doppio trionfo giallonero dopo 27 anni di digiuno.
E lo sono perché senza il sacrificio di Riccardo e Daniele, il loro dare senza chiedere, la loro capacità di fare la differenza senza bisogno di segnare gol o smazzare assist (ma a hockey si vince anche nei corpo a corpo, anche con i guanti, anche con il cuore, anche facendo il lavoro sporco mentre agli altri tocca quello pulito), senza quegli occhi da biglia e quei baffi da vichingo racchiusi in un urlo bestiale dalla panchina, in una carica nell'angolo della balaustra, in un inchino a coppa conquistata sotto la maglia di Marco Fiori, in un lampo nella notte più buia - il lampo dell'appartenenza - noi non avremmo amato questi Mastini quanto abbiamo fatto da quando li conosciamo.
È la forza dell'umiltà, degli attributi, della fame (e della sete), del sorriso, della furia, della ciurma, della complicità, della serietà, della semplicità, della capacità di essere "presenti" e vincenti anche senza bisogno per forza di posare le lame dei pattini sul ghiaccio per un solo secondo ad averci conquistato.
Non tutti sono capaci di amare e volere così tanto bene ai Mastini da accontentarsi perfino di non averli più, come ne sono capaci Riccardo Privitera e Daniele Odoni.
In pochi sono capaci di rispondere al richiamo della foresta e metterci la faccia, e non solo quella, quando va fatto per gli altri e per tutti. Non tutti hanno dentro qualcosa che fa la differenza, nella vita di tutti i giorni prima che sul ghiaccio.
Nel momento di un addio che era nell'aria, Riccardo e Daniele hanno postato queste parole che rispecchiano il loro modo di essere. A cui non aggiungere proprio nulla. Se non una cosa: grazie per esservi privati di tutto per ciò in cui credete.
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Riccardo Privitera rivolto a tifosi e compagni
Anche io vi ringrazio tutti! È stato un anno meraviglioso, le coppe, lo spogliatoio, il tifo tutto veramente pazzesco. Per me è stata la ciliegina sulla torta di 21 anni da Mastino, anni che non dimenticherò mai e che mi hanno fatto crescere e diventare quello che sono.
Ovviamente ringrazio tutti i miei compagni di squadra, che hanno fatto parte insieme a me in questo incredibile percorso e sono stati fondamentali: ragazzi vi voglio bene e in bocca al lupo per tutto!
Purtroppo ho paura che non sarà un arrivederci, ma comunque ci rivedremo per una buona birra.
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Daniele Odoni dopo aver postato alcune foto in azione o con le coppe
Non ci sono PAROLE per descrivere tutto questo, o meglio ci sono ma SMINUIREBBERO, tutto il sacrificio, tempo, impegno, costanza e cuore che ho messo per arrivare fino qua.. ADDIO