s«Tutti mi chiedono la benedizione, ma soprattutto l’invocazione dell'acqua… Che il Signore ci ascolti. Ce n’è bisogno, tanta per le nostre campagne». Monsignor Severino Pagani è su uno dei tanti trattori che ha “scalato” in questa intensa sagra della Madonna in Veroncora a Busto Arsizio. Un fiume di mezzi e una folla senza fine, che ha voluto partecipare pienamente alla festa di Pasquetta, respirare quella campagna che la città sembra desiderare profondamente in questi giorni.
La festa da sempre nel cuore nella città, che attira famiglie, bambini curiosi di vedere i tanti trattori - quasi un centinaio - ma papà e mamme, nonni non sono meno eccitati. È un bagliore di ciò che si è stati, come pure una presenza orgogliosa anche se silenziosa, perché nel territorio ci sono ancora attività agricole. Sono proprio loro, rappresentate su quei trattori anche da tre generazioni, a chiedere al prevosto quella benedizione speciale a causa della siccità.
Una festa religiosa, nella parrocchia del Redentore, con la chiesetta al centro delle attenzioni, ma anche di svago con gli Amici della Veroncora perfettamente organizzati come sempre. Il grande prato a lato de santuario, ospita gli stand delle associazioni e i tavoli con le delizie gastronomiche. Saranno giorni interi di festa nel quartiere. LEGGI QUI
Ma intanto oggi è la partenza, alla grande. Dopo la messa, con il prevosto, il parroco don Gaudenzio Santambrogio e altri sacerdoti, l'altare allestito su un furgone davanti alla chiesetta, viene chiesto un pensiero alla vicesindaco Manuela Maffioli, presente accanto all'assessore Maurizio Artusa. Maffioli ha portato i saluti del sindaco Antonelli «e il plauso di tutta la giunta, venendo qui il colpo d'occhio è davvero commovente. Questa è una festa di comunità». Possibile grazie alla grande forza del volontariato.
Forza, però, arrivano i trattori. Non si può resistere, bisogna salirci, fare la foto. I sorrisi uniscono tutti, «noi siamo tutti diversi, le vicende delle famiglie, ma non dimentichiamo che nel cuore abbiamo questo grande dono ricevuto, la fede» ha detto monsignor Pagani. E ha detto che diversi bustocchi gli avevano chiesto se andasse a celebrare la messa alla Veroncora. Perché pregasse per loro, per le loro sofferenze, non potendolo essere presenti fisicamente.
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Marilena Lualdi