Fa di nuovo le valigie la Pallacanestro Varese. Dopo il sold-out di sabato e la vittoria pesantissima, per ambizione e morale, contro la Reyer, si riparte. Destinazione Verona, la città dell’amore, quello che i ragazzi di coach Brase hanno fatto ritrovare ai tifosi per questa squadra.
Dopo l’ultima trasferta a Scafati, Varese torna sul parquet di una neopromossa: la Tezenis di coach Alessandro Ramagli, che ha chiuso sabato (in contemporanea con Varese-Venezia) la serie negativa di cinque sconfitte consecutive (due delle quali però contro le ingiocabili Olimpia e Virtus).
L’ultima volta che le due squadre si sono trovate faccia a faccia era il 16 marzo 2002. Il campo era quello del Lino Oldrini, e la Metis di Gregor Beugnot sconfisse la Muller 91-83, con un Paolo Conti da ben 35 punti.
Fu quella l’ultima partecipazione al massimo campionato dei veronesi, che ora, al loro ritorno tra i grandi, occupano dopo sette giornate il gruppone delle penultime, impegnati, come prevedibile, nella bagarre per raggiungere la salvezza, obiettivo stagionale degli scaligeri.
Tema principale, in casa gialloblu, il fresco ingaggio di Giordano Bortolani (per cui l’interesse dell’Openjobmetis non è mai stato realtà). L’ufficialità del prestito dell’esterno classe 2000 di proprietà dell’Olimpia Milano è arrivata giovedì, giorno in cui la guardia ha svolto il primo allenamento e che dovrebbe, quindi, esordire già domenica.
Visto anche che Matteo Imbrò ha salutato la compagnia (diretto a Scafati da Attilio Caja), e che quindi coach Ramagli si ritroverebbe senza un uomo da 16 minuti a partita all’interno delle rotazioni del backcourt, guidato palla in mano da un altro italiano: Alessandro Cappelletti, playmaker scuola Mens Sana Siena che sta viaggiando a 10 punti e 5 assist di media in 26 minuti. Backcourt completato dal miglior marcatore della squadra, ovvero Karvel Anderson (nativo di Elkhart, lo stesso paesino dell’Indiana che ha dato i natali a Shawn Kemp, che faceva esplodere i canestri dell’NBA quando Karvel era ancora un infante), guardia partita da Imola nel 2014 e tornata in Italia dopo aver girato l’Europa tra Germania, Francia, Spagna e Turchia: tiratore capace di essere letale che ha assestato la percentuale da dietro l’arco oltre il 40%, a cui gli esterni varesini dovranno ovviamente fare attenzione.
Anche se, a dirla tutta, il miglior marcatore della Tezenis è un giocatore che non è più a roster. Dopo solo infatti due partite, Wayne Selden ha detto addio al Veneto in circostanze non convenzionali, con tanto di conseguenze legali annesse. Al suo posto ha fatto ritorno in Italia l’americano Jamarr Sanders, in fuga dalla Strasburgo di Marcus Keene e del nuovo coach Luca Banchi (anche di Stan Okoye, che però è fuori rosa da inizio mese), e che in due partite sta già provando a far scordare alla squadra la dipartita di Selden.
Ma la Tezenis è soprattutto una squadra interna: Xavier Johnson e Aric Holman (assente per una distorsione alla caviglia destra a Reggio Emilia, in dubbio per domenica) affiancano il centro Taylor Smith, perno dell’attacco veronese. A discapito dei “soli” 199 centimetri, il texano (decisivo nella vittoria di sabato con 18 punti e 9 rimbalzi), grazie alla sua abilità nell'utilizzare il corpo, risulta oggi quarto miglior rimbalzista del campionato, il secondo se si considerano solo i rimbalzi offensivi.
Quanto sia importante per Varese la copertura a rimbalzo lo si è già detto parecchie volte, ma stavolta lo sarà in modo particolare. L’Openjobmetis è la seconda squadra del campionato per rimbalzi offensivi concessi, e lo stesso coach Brase ha dichiarato dopo il match contro Venezia che questo è un aspetto del gioco su cui bisogna migliorare.
D’altronde di questa Varese si vede ormai chiaramente quali siano difetti e pregi. Le cifre sono ormai assestate e “parlano”: secondo attacco a quasi 90 di media e seconda per assist a partita, frutto questo principalmente di un pick & roll eseguito tanto e bene. Tredicesima per percentuale da tre ma comunque prima per triple tentate e segnate, questo a sottolineare la mole di bombe prese dalla squadra (la statistica completa è di 74/223 in sette partite).
Una statistica interessante riguarda le palle recuperate: sono 8 di media per la Tezenis, secondo miglior dato del torneo. Alla voce complementare, ovvero le palle perse, Varese ha fatto grandi passi in avanti (oro puro i soli 6 turnover di squadra contro la Reyer e i 2 di Ross), considerando anche gli altissimi ritmi a cui l’Openjobmetis gioca per ampi tratti.
Per Varese arrivare alla sfida casalinga di domenica prossima contro la Virtus con una striscia aperta di 5 W sarebbe un’iniezione di fiducia ed entusiasmo che potrebbe trascinarla all’impresa.
Ma prima c’è Verona, la cui difesa concede poco più di 87 punti a partita, dato che benissimo si sposa con quello dei 90 punti segnati di Varese. Perciò, che si celebri questo matrimonio.
TEZENIS VERONA - OPENJOBMETIS VARESE (Agsm Forum, h 20)
TEZENIS VERONA: 00 Smith, 0 Cappelletti, 6 Holman, 7 Ferrari, 10 Casarin, 11 Johnson, 12 Bortolani, 13 Candussi, 20 Rosselli, 23 Anderson, 27 Udom, 42 Sanders. All.: Ramagli
OPENJOBMETIS VARESE: 4 Ross, 8 Woldetensae, 10 De Nicolao, 12 Reyes, 13 Librizzi, 18 Virginio, 21 Ferrero, 22 Brown, 30 Caruso, 41 Owens, 92 Johnson. All.: Brase.