Con la stagione della Openjobmetis Varese si è chiusa anche quella de L’Ultima Contesa, il talk show sulla pallacanestro di VareseNoi.
Ventiseiesima e ultima puntata andata in onda ieri sera: ospite è stato Matteo Jemoli, assistente general manager della Pallacanestro Varese, con cui si è tirato un bilancio della stagione e si è guardato al futuro prossimo, tra mercato, strategie, settore giovanile e molto altro. Ospite anche Alessandro Burin, giornalista di VareseSport.
Di seguito alcune delle dichiarazioni di Jemoli.
Sull’arrivo di Kastritis: «Ioannis ci ha dato equilibrio. I ragazzi che hanno finito la stagione in questi ultimi tre mesi hanno fatto gruppo, anche perché le richieste del coach erano quelle di mettere un grosso spirito difensivo, senza il quale gruppo non arriva e viceversa. Queste cose hanno cementato il gruppo, e alla fine hanno lasciato questo piccolo sapore dolce, seppur in una stagione piena di difficoltà».
Sulla permanenza degli stranieri: «Non è da escludere al 100%. Ci sono dei ragionamenti in corso. Ovviamente per Hands la vedo molto difficile, visto il campionato da protagonista e da capocannoniere che ha fatto. Cercare d tenerlo è al quanto complicato, ma per altri potrebbe aprirsi qualcosa. Ora è molto presto, e giustamente chi ha fatto una stagione buona ora vuole guardarsi in giro e capire che tipo di mercato può avere. Valutiamo sempre tanti profili, il mercato è molto ampio, soprattutto per gli stranieri».
Sulla situazione di Librizzi e Alviti: «Stiamo parlando con entrambi i loro agenti per provare a tenerli. Siamo in un periodo di trattativa, in cui si capiscono i punti incontro e quelli in cui bisogna venirsi incontro. Credo che abbiano apprezzato l’organizzazione della società, quello che abbiamo proposto negli ultimi tre mesi, la conferma del coach… Credo che alla fine si possa trovare un piano comune per andare avanti. La sensazione è positiva, ma al momento non ci si può sbilanciare più di tanto».
Su Assui: «Stiamo parlando anche con lui. Ha queste offerte dai college, che ormai sono state fatte a tantissimi ragazzi europei, corteggiati con il famoso NIL. Non so quale sarà la sua decisione. Secondo me fare almeno un altro anno dall’inizio con coach Kastritis e la solidità che si è guadagnato sarebbe una buona cosa, ma è una sua decisione. Luis Scola è stato il primo a mettere il cerchio rosso su Elisèe, basta guardare come gioca e questo ci rende orgogliosi».
Quanto influiranno le idee di coach Kastritis sulla costruzione del roster? «Tanto. Ha già una conoscenza ampia e approfondita del mercato dei giocatori, visto che nelle sue precedenti esperienze in Grecia era molto coinvolto nella parte di costruzione della squadra, quindi ha un ampio database nella sua testa. Ha idee difensive molto marcate e l’identikit del giocatore che si cerca è abbastanza definito, credo quindi che sarà un po’ più semplice questa sinergia coach-management per le scelte. Le idee sono molto chiare per il coach, e in questi giorni è molto bello lavorare insieme a lui».
Se tornerà in panchina nelle vesti di assistant coach: «Non lo so, non ci siamo ancora parlati su questo. Legovich è andato via solo da una settimana, perciò ne parleremo col coah, che deve capire che persona vuole accanto, e vedremo se si potrà fare o meno. Per quanto mi riguarda è un’idea che ho in testa, indipendentemente da Varese. È una cosa che credo di poter fare».
Sul settore giovanile: «Noi lavoriamo non per vincere partite, ma per sviluppare giocatori e portarli al livello successivo. Siamo contenti quando ci qualifichiamo alle finali nazionali, e di questo va dato merito a Luis in primis, che a volte è più focalizzato sul settore giovanile che sulla prima squadra. Stiamo lavorando bene, il fatto che siamo tuti al Campus è molto bello».
Qui sotto il video della puntata integrale. Sotto le grafiche relative al pagellone di fine stagione, alla situazione contrattuale dei giocatori della Openjobmetis e i free agent italiani delle squadre del campionato appena concluso.