Un’estate di prime scelte, quella della Pallacanestro Varese.
Come Markel Brown, come Jaron Johnson, anche Colbey Ross - presentato oggi presso la clinica Isber - era un piccolo sogno del gm Michael Arcieri e dell’allenatore in pectore, Matt Brase.
I due non lo nascondono, mentre se lo coccolano a parole: «Fin da quando sono arrivato a Varese - dice Arcieri - ho avuto l’ambizione di firmarlo. E quando ho proposto il suo nome al coach, non ci voleva credere, ne é rimasto entusiasta». «Era il nostro primo obiettivo - rincara la dose Brase - Ho lavorato con lui alla Summer League (il neo biancorosso l’ha giocata con Portland ndr), conosco le sue qualità e so quanto possa essere pericoloso sia come playmaker che come guardia».
«Mi piace prendermi in mano la squadra - è il primo verbo dell’ex Pepperdine University, dopo le “gentilezze” di rito («A Varese si respira basket in ogni angolo: è bellissimo») - anche se so di avere compagni che hanno grande esperienza e possono insegnarmi molto. Il basket italiano è molto fisico e competitivo da quello che ho potuto scoprire in queste amichevoli. Penso che l’esperienza a Nymburk mi abbia aiutato a crescere dal punto di vista della comunicazione in campo e questa sarà una qualità che cercherò di portare a Varese».
Il suo “esempio” è Damian Lillard, sogna l’NBA («Ho sperato in una chiamata, ma poi ho deciso che l’esperienza varesina fosse la scelta migliore per me») e non vede l’ora di giocare con Tariq Owens: «È intelligente, atletico ed energico - lo definisce Colbey - Con un centro così potremo fare grandi cose».
La conferenza stampa integrale nel video qui sotto.