Fresco dei suoi vent'anni (compiuti il 25 agosto) fa balenare nello sguardo, nelle parole soppesate la maturità di un giovane che ha fatto le valigie non solo per andare a lavorare fuori casa. Ha deciso di partire direttamente per l'estero, e nell'Inghilterra della Brexit poi alle prese con il Covid.
Elia Caprile, il nuovo portiere tigrotto, si è presentato a "Stadio Aperto" ai tifosi, che già hanno potuto apprezzare sul campo la sua solidità, anche mentale: uno per tutti, il rigore parato nella prima di campionato, contro l'Albinoleffe. Ma Elia scuote via quel pensiero, perché poi in ribattuta gli avversari hanno segnato e questo non gli va giù. O meglio, non va giù la sconfitta: perché non conta se un giocatore fa bene, conta il risultato. Adesso conta lavorare duro e pensare al Trento.
Ha colpito i tifosi anche per la sua partenza da Verona così giovane (il Chievo impresso nel cuore, che l'ha guidato e formato) verso l'Inghilterra, appunto, giocando nei Leeds. Una decisione che si è rivelata ancora più coraggiosa con quello che è accaduto poi. Ma gli ha insegnato tanto, a livello sportivo - con le differenze tra i due tipi di calcio - e a livello umano.
A proposito, dov'era Elia la sera della finale degli Europei? «In Inghilterra, a casa mia per scaramanzia» risponde.
«Una passione forte è per l'Nba, scoperta grazie a uno dei miei migliori amici - confessa - e uno dei miei idoli è LeBron James, anche per la sua cultura del lavoro».
È grato al Chievo per ciò che gli ha dato, si rivede bambino a otto anni, che si immagina portiere, appunto dopo i Mondiali del 2006. Ed è grato alla propria famiglia, che l'ha sempre supportato.
Con una certezza: «Sono sempre stato un portiere. Il primo giorno mi fecero allenare da giocatore in movimento, sono tornato a casa arrabbiatissimo». Ecco allora che risponde alle domande, da cosa significa difendere per lui alle differenze tra calcio inglese e statistico. Una, fa un po' male al cuore: «Da loro sono pieni anche per partite meno importanti».
Pazienza, intanto è un piacere ritrovare gradualmente i tifosi. Risponde ai quesiti dei tifosi (Daniele De Grandis, Luca Cirigliano e Gianmarco Magni) Prima di congedarsi, Caprile porge un'altra passione maturata in tempi di lockdown: la lettura. E ne consiglia due, di libri, uno è la «biografia, dell'uomo che ha fondato la Nike e l'altro è "Le 12 regole della vita". Che ho regalato a mia mamma».
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