«Una delle giornate più importanti e memorabili della storia di Coldiretti Varese». Le parole sono del presidente Pietro Colombo, all’inizio di un doppio evento di una portata non indifferente.
È iniziata la mattinata che si concluderà con l’inaugurazione della nuova sede di Coldiretti Varese, in via Monte Rosa. A precederla, un convegno a Villa Recalcati dal titolo Filiere agricole varesine: identità e valorizzazione.
Portata dell’evento sottolineata dalla presenza di Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti, e di altri esponenti dell’associazione dell’agricoltura italiana.
«Una delle giornate più importanti e memorabili della storia di Coldiretti Varese - ribadisce il presidente - Oggi oltre ad avere qui le persone più illustri del territorio andiamo a inaugurare la nuova casa della Coldiretti di Varese».
Tra i relatori del convegno, oltre a Colombo e Prandini, anche Mario Colombo, dall’Università di Milano, Paolo Orrigoni, patron di Tigros, e Emanuele Occhi, responsabile Cereali Coldiretti.
Presenti in sala anche le istituzioni, dal sindaco Galimberti al presidente di Provincia Marco Margini, oltre al prefetto Pasquariello e i rappresentanti delle forze dell’ordine.
In sala anche l’onorevole Maria Chiara Gadda, vicepresidente della Commissione Agricoltura alla Camera, assieme ai consiglieri regionale Giuseppe Licata e Samuele Astuti.
«Una nuova sede che esprime visione sul futuro, intraprendenza e resilienza in un territorio complicato per l’agricoltura, ma che esprime una qualità non indifferente riconosciuta a livello regionale e nazionale - continua il presidente Colombo - La valorizzazione del prodotto è fondamentale, affinché aziende storiche possano riuscire a incrementar il valore aziendale facendolo conoscere a una società che forse ancora oggi non riesce a dargli il giusto valore».
Successivamente al convegno avverrà il taglio del nastro alla vicina sede, che sarà in una palazzina novecentesca con spazi riorganizzati per offrire servizi avanzati alle aziende. Un intervento che ribadisce l’impegno di Coldiretti per il territorio, dopo l’apertura del Mercato Coperto di Campagna Amica e la difesa del florovivaismo minacciato da concorrenza sleale e burocrazia.