Calcio, tre strade per il calcio a Varese: fusione, spostamento di società o nuova deroga

Tutti chiedono, pochi rispondono: di fronte alle domande dei lettori, noi ci proviamo. Partendo dal fatto che la sola voce del possibile ritorno di una squadra di calcio cittadina in Eccellenza o in serie D sta scatenando l'interesse di tanti, anche ai massimi livelli. 

Proviamo dunque ad aggiungere qualche informazione utile a quanto già si sa e a rispondere ad alcuni interrogativi giunti in redazione, anche grazie all'aiuto fondamentale di Vincenzo Basso, collega di Sprint e Sport e punto di riferimento del settore in Lombardia. 

Quante strade esistono per poter iscrivere una squadra di calcio della città a una categoria superiore, comunque inferiore alla serie C ma superiore alla Terza Categoria vinta dal Città di Varese, promosso proprio ieri in Seconda?
Tre.
La prima strada è quella di cui tutti parlano da quando la Federcalcio ha cambiato le norme: una società con un titolo sportivo della provincia - nel caso il Busto 81 (serie D) - o posizionata nei comuni delle province confinanti della stessa regione in un raggio di 20 chilometri (clicca QUI per il comunicato ufficiale) può fondersi e di fatto trasferire la categoria a una squadra affiliata alla Figc da almeno un anno com'è il Città di Varese. Che potrebbe continuare a chiamarsi con il suo nome o, volendo, cambiarlo.

Esiste una seconda via?
Sì. Una qualunque società della provincia può trasferirsi nel capoluogo cambiando denominazione ma mantenendo la propria categoria: ipoteticamente, potrebbe chiamandosi perfino Varese Calcio. 

Perché?
La matricola del Varese Calcio non è più bloccata ma è decaduta, poiché per un anno è rimasta inutilizzata o "ferma". 

Chi dovrebbe avallare l'iscrizione di questa ipotetica nuova squadra cittadina?
Il Comitato Regionale del presidente Giuseppe Baretti.

C'è anche una terza via eccezionale: quale?
Il sindaco chiede in deroga l'affiliazione di una nuova realtà calcistica della città al Comitato Regionale: è un caso da spiegare.
Esempio: io ho i soldi e un progetto serio, voglio fare in autonomia e mi presento dal sindaco che, valutata l'eventuale bontà del progetto, può chiedere l'affiliazione.

In che categoria?
Ci sono due precedenti di società più o meno vicine.
Il Legnano, che arrivava da un anno di inattività, si ritrovò affiliato in Prima Categoria nell'agosto 2011 (ammissione in sovrannumero) dopo una lettera scritta dal sindaco.
Giorgio Caravatti, invece, fece ripartire la Gallaratese dalla Promozione con una nuova matricola dopo avere scritto una lettera a Felice Belloli, allora presidente del Comitato Regionale, dando come garanzia e motivazione il fatto di possedere stadio di proprietà e tradizione sportiva.
Di fatto, questo terzo caso rappresenta la richiesta di una deroga alle deroghe già esistenti. Ma, di solito, pur tra i mugugni di tutte le altre società, viene accettata.

Cosa accomuna le tre possibilità?
Serve comunque un imprenditore con potenzialità economiche e un progetto.

Il passaggio dal sindaco è fondamentale?
Sì, per quanto riguarda il terzo caso. Sì, se ci sono progetti che riguardano le strutture comunali, cioè il centro sportivo delle Bustecche o lo stadio. Sì, per motivi di correttezza istituzionale. Non appare invece decisivo per quanto riguarda la scelta di questo o quell'imprenditore che vuole legarsi al calcio cittadino.

Qualcuno ha già contattato il sindaco?
A quanto risulta, sì.

Il Busto 81 si iscriverà alla serie D appena conquistata?
Tutto fa pensare che la risposta sia "no": il proprietario Gigi Galli avrebbe informalmente espresso a persone a lui vicine la necessità di dedicarsi esclusivamente alla sua attività imprenditoriale. 

Il Busto 81 ha avuto contatti con Varese per parlare del titolo sportivo?
Sì.

E anche con qualcun altro?
E' stato fatto il nome di Sportland srl, importante società milanese che lavora nell'ambito dell'attività sportiva. In realtà si dovrebbe parlare di Club Milano, operativo con squadre a Corsico, Pero (dove sono in corso lavori), Cimiano (settore giovanile) e che ha come riferimento il Piacenza in serie C.

I dirigenti del Club Milano hanno già visto il Busto 81?
No, o almeno così risulta. Ha invece già un accordo con Simonini, proprietario dell'Inveruno retrocesso in Eccellenza (retrocessione, però, soggetta a ricorso): sarebbe già programmato un passaggio dal notaio in settimana per la fusione con il Club Milano che, quindi, giocherà la prossima stagione ad Inveruno, almeno fino ad ottobre, quando sarà disponibile il campo di Pero.

Ci sono stati interessamenti anche da società fuori provincia per un possibile trasferimento del titolo a Varese?
Sì, ma non dalla provincia di Milano.