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Varese | 19 maggio 2020, 09:24

Raffale Dorsi: «Chat con oltre cento colleghi: così ci siamo aiutati, confrontati e sostenuti». L'esempio e il ritorno alla vita di parrucchieri e saloni di bellezza

Raffaele Dorsi e i suoi saloni al secondo giorno di riapertura dopo tre mesi di vuoto: «Abbiamo seguito soprattutto il buon senso, facendo anche più del necessario per dare fiducia ai clienti. Superate le individualità della categoria per il bene di tutti, la solidarietà sarà fondamentale perché è cambiato totalmente il modo di lavorare»

I fratelli Raffaele e Alberto Dorsi

I fratelli Raffaele e Alberto Dorsi

Prendersi cura di sé stessi fa bene al fisico e alla mente. Lo sappiamo bene noi e lo sanno anche estetisti e parrucchieri che hanno già le agende piene e lavoreranno no stop sette giorni su sette per accontentare tutta la clientela, che non possono più ricevere con la stessa frequenza di prima: ogni trattamento va prenotato e il distanziamento ha dimezzato i posti disponibili nei saloni. 

«La bellezza, il benessere fisico e psicologico servono a ridare alle persone fiducia in sé stesse e combattere la paura. Con il nostro lavoro la gente ricomincerà a prendersi cura di sé e questo è il primo passo per tornare alla normalità con più consapevolezza. Bellezza e benessere sono un bene primario. Ce lo hanno dimostrato il gran numero di richieste di appuntamenti alla riapertura», conferma Raffaele Dorsi, che con il fratello Alberto affronta oggi il secondo giorno di lavoro nei saloni varesini dopo il lungo processo di resistenza e adattamento all'emergenza che ha dovuto affrontare insieme ai colleghi.

«Abbiamo sanificato e sterilizzato ambienti, strumenti di lavoro e attrezzature seguendo innanzitutto il nostro buon senso (come ci aveva raccontato qui), facendo anche più di quello che poi si è rivelato realmente necessario. Ma lo abbiamo fatto consapevoli che avremmo dovuto accogliere i nostri clienti in un ambiente che deve prima di tutto dare fiducia, quindi pulito e rispettoso di tutte le tutele».

Per organizzarsi al meglio, Dorsi ha creato una chat con oltre cento colleghi e direttamente in contatto con il consigliere regionale Emanuele Monti «per sostenerci ed aiutarci a vicenda – aggiunge - È stata un’iniziativa fantastica perché, in questa situazione economicamente drammatica e di smarrimento, ci siamo aiutati, confrontati, e sostenuti. Le conoscenze e le esperienze di ognuno di noi sono state messe a disposizione di tutti, riuscendo a superare le individualità per il bene di tutti. È una chat che abbiamo deciso di continuare a tenere attiva, proprio per poter riuscire a sostenerci anche in futuro: la solidarietà della nostra categoria sarà fondamentale, perché è cambiato totalmente il modo di lavorare».

Al primo posto c'è la tutela della salute di tutti, dipendenti e clienti, e poi c'è un grande entusiasmo nel riprendere l'attività che si ama, dopo quasi tre mesi. «Tantissimo entusiasmo – sottolinea –, ma anche un po' di timore per il contesto che si è creato e che alcuni colleghi hanno contribuito a generare». Dorsi si riferisce a chi ha esercitato, e continuerà a farlo, la professione abusivamente a domicilio.....

Valentina Fumagalli

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