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Sport | 24 agosto 2019, 18:46

Pro Patria, arriva il Monza. Javorcic: «Una nuova storia da scrivere. Parola d'ordine: responsabilità»

Domani, alle 17.30 allo Speroni, i tigrotti affrontano l'armata brianzola. Ma il capitano Riccardo Colombo avvisa compagni e ambiente: «Dobbiamo pensare solo a noi stessi»

Javorcic con Andrea Fazzari in visita al Pro Patria Museum

Javorcic con Andrea Fazzari in visita al Pro Patria Museum

«Adesso dobbiamo creare un’altra storia. Bella, però nuova». Ivan Javorcic, dopo la rifinitura, incontra la stampa e volta pagina su un anno (anzi due) incredibili. Perché adesso la serie C è alla seconda stagione, quella più difficile per motivazioni psicologiche e non solo. Il destino lo ricorda, schierando davanti alla Pro Patria come prima avversaria domani, domenica 25 agosto, alle 17.30, il Monza.

Accanto a Javorcic, il neo capitano Riccardo Colombo e l’addetto stampa Nicolò Ramella. In uno stadio Speroni dove la sera prima della partita è stata anticipata da una lotta garbata tra sole e pioggia, tutto profuma di quella voglia di scrivere nuove pagine. Non febbrilmente, ma con la serietà di una squadra che ha punti fermi non solo tecnici. Responsabilità è la parola più pronunciata, dal mister. E non si palleggia, si condivide. 

Nei 22 convocati da Javorcic, sono out Mangano e Brignoli.

L’avvio con l’avversaria più agguerrita non aggiungerà febbre a questa sfida. Colombo lo dice con la chiarezza di chi conosce l’unico soggetto da guardare: «Noi stessi. La prima giornata, davanti ai tuoi tifosi, ti dà già la carica. Noi siamo determinati per giocare davanti al nostro pubblico e fare una grande partita».

Javorcic ripassa velocemente ciò che è già storia: la sua conferma, che è anche la sua decisione di continuare il progetto, la certezza che questa casa biancoblù non sia ancora completa e ogni mattone futuro sarà prezioso. «Ci è voluto più coraggio a rimanere che ad andare via» non nasconde l’allenatore. E rimarca un aspetto che non deve sfuggire: «Siamo una squadra nuova, per le responsabilità che ci sono all’interno. Un esempio: Lombardoni e Ghioldi non possono essere gli stessi giocatori dello scorso anno, si chiede loro di più; come si chiede di più al capitano. Le dinamiche sono cambiate all’interno nostro. Poi lavoriamo da più tempo insieme, ma vista la caratura dell’avversaria domenica è difficile pensare che potrebbe essere un vantaggio. Difficile leggere la partita da questo punto di vista, è imprevedibile, è anche la prima giornata. E il Monza è una delle più forti di questi ultimi anni in generale». A partire dall’aspetto societario. 

Allora in campo, prima di tutto veloci con il pensiero. E convinti di quella forza del gruppo che sì è una costante quest’anno.  

Colombo parla così della fascia di capitano, ereditata da Santana: «Mario non parlava quasi mai, ma quando lo faceva… La responsabilità oggi passa a me, a Beppe Le Noci, a Tornaghi… Ma tutti dobbiamo fare un passo avanti come gruppo». 

Con una capacità. «Quella di essere sempre all’altezza – osserva il mister – ci portiamo dietro la nostra cultura etica, del lavoro. Le fondamenta per noi sono queste, ecco perché la squadra mi dà molta fiducia».

 

Prima di allontanarsi, Javorcic fa una tappa al museo della Pro Patria, dove ci sono stati dei lavori di rinnovamento e sicurezza, che verranno presto presentati. Lui passa davanti alle pareti e alla storia, si fa spiegare ancora una volta un tassello del grande mosaico biancoblù. Un ripasso, prima di tutto di energia, alla vigilia del nuovo capitolo.

SERIE C 
PRIMA GIORNATA

Pontedera-Carrarese IN CORSO. Domenica, ore 15: Pistoiese-Albinoleffe, Pro Vercelli-Pianese, Robur Siena-Olbia; ore 17.30: Alessandria-Gozzano, Arezzo-Lecco, Como-Pergolettese, Giana Erminio-Renate, Pro Patria-Monza. Lunedì, ore 20.45: Novara-Juventus U23. 

Marilena Lualdi


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