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Calcio | 04 luglio 2025, 16:59

Oggi è un bel giorno per chi crede nelle persone e nel calcio: Devis Mangia torna in panchina

Il tecnico da cui nacque la scalata alla serie B del Varese si siede sulla panchina dell'Altamura in serie C. Chi sa quanto vale Devis, un diamante della conoscenza, della tecnica e del gioco avanti anni luce rispetto agli altri, è semplicemente felice

Il nostro Devis Mangia, 51 anni, qui in panchina al Franco Ossola insieme a Giorgio Scapini, mentore ai tempi della Primavera biancorossa dei miracoli

Il nostro Devis Mangia, 51 anni, qui in panchina al Franco Ossola insieme a Giorgio Scapini, mentore ai tempi della Primavera biancorossa dei miracoli

Quando una persona ricomincia a fare il suo lavoro, quel lavoro in cui ha già dimostrato di essere tra i migliori, è un bel giorno. E lo è soprattutto per chi ha sempre creduto nella persona in questione e per chi conosce veramente quanto sia difficile rimanere lontano da quel campo che è la anche la tua vita. 

Primo brivido: Devis Mangia torna in panchina. Secondo: torna in serie C in una squadra come l'Altamura, sotto i riflettori ma non troppo, nella condizione ideale per mostrare quanto è forte, riprendendosi tutto ciò che merita. Terzo: torna dopo una carriera cominciata da giovanissimo mister a Varese grazie alla famiglia Sogliano (indimenticabili quegli anni) e poi proseguita sulle sue gambe, con la sua testa (una bella testa), il suo carattere (un bel caratterino), i suoi studi (mai incontrato un allenatore studioso e preparato come lui) in cui ha toccato, lo sappiamo tutti, anche la finale dell'Under 21 contro una Spagna di mostri.

Ma il passato, oggi, non conta. Oggi noi siamo solo emozionati perché un amico torna in sella, dove merita di stare. Lo siamo perché sappiamo quanto vale Devis, un diamante della conoscenza, della tecnica e del gioco avanti anni luce rispetto agli altri. E perché sappiamo che nel calcio e nella vita contano solo i rapporti veri, sanguigni, autentici: quelli che a volte ti allontanano ma poi ti riavvicinano. 

Riccardo Sogliano, accompagnato in spogliatoio da Sean, un giorno di vent'anni fa guardò negli occhi uno a uno i giocatori da cui nacque la scalata alla serie B che mancava da 25 anni e disse dopo una sconfitta bruciante al Franco Ossola, indicando il tecnico allora trentenne "Questo è l'allenatore del Varese e lo resterà fino alla fine e per sempre, chi non è d'accordo può uscire da quella porta e non rientrare più": ci avevi visto lungo, come sempre, Ricky.  

Andrea Confalonieri


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