Nel suggestivo golfo di Reno a Leggiuno sorge lo storico Hotel Riva, meta di turisti sia italiani che stranieri e pure di personaggi famosi, grazie anche alla vicinanza con l'Eremo di Santa Caterina. La vita di questo albergo gestito da sempre dalla famiglia Riva Rattaggi ha una storia particolare e affascinanti in quanto negli Anni 70 hanno alloggiato qui insieme all’illustre leggiunese Gigi Riva, diversi giocatori del Cagliari allora in ritiro a Varese. «Luigi è stato da noi per la convalescenza post infortunio» ricorda Paolo, meglio conosciuto come Paolino, ancora presente in albergo con la moglie Serena e con i figli Claudio e Silvia.
Paolino apre per noi il cassetto dei ricordi legati a Rombo di Tuono. «Inizio con dire che il Luis, quando veniva a Leggiuno, passava sempre a farmi un saluto, o a pranzare, tante volte con la sorella Fausta e il cognato Paolo. Ha sempre considerato questo posto un luogo incantevole ed era solito ripetermi questa frase ”Paolino ho avuto la fortuna di girare il mondo, ma un panorama cosi bello, ti posso dire che non l’ho mai visto”. Vero anche che con Reno e la sua spiaggia Gigi ha sempre avuto un legame particolare, un luogo dove ha passato la sua infanzia e la sua giovinezza e dove abitava il suo padrino di battesimo, che tutti conoscono come lo “Zio” Ubaldo. Inoltre per dovere di cronaca su questa spiaggia Riccardo Milani, grande regista, ha fatto alcune riprese per il famoso film sull' "Hombre Vertical" dal titolo "Nel nostro cielo un rombo di tuono"».
Paolino ci racconta qualche ricordo e aneddoto di quel periodo?
Erano gli Anni 70 ed eravamo tutti più giovani. Hanno alloggiato qui da noi alcuni suoi compagni di squadra come Peppe Tomasini, Giuseppe Ferrero, Renato Copparoni, Nenè, Giulio Zignoli che passò poi al Milan e a seguire al Varese. Ricordo che loro erano un gruppo molto unito. C’erano anche altri giocatori di quel glorioso Cagliari, ma dopo oltre mezzo secolo non riesco più a ricordare altri nomi. Gigi aveva un legame particolare con Peppe Ferrero, erano molto amici, oltretutto lo stesso Ferrero negli anni a seguire è di nuovo venuto qui a soggiornare perché aveva un grande legame di amicizia anche con Fausta, la sorella di Gigi e con suo marito Paolo. Tuttora ha ancora legami di amicizia con alcuni leggiunesi.
Un suo ricordo particolare sul Luis?
Era fortissimo nel “dribblare” i numerosi giornalisti che lo attendevamo fuori dall’albergo. Era molto restio a firmare autografi alle persone adulte e a farsi fotografare; era sempre disponibile con i ragazzi in spiaggia a fare qualche tiro al pallone e con i bambini per gli autografi. Verso gli adolescenti aveva una predisposizione particolare, anche con i miei figli Roberto e Claudio, allora piccolissimi, aveva molta simpatia e appena poteva li prendeva in braccio.
A proposito di dribblare i giornalisti e fotografi ho un episodio da raccontarvi. Prego Paolino siamo curiosi.
Nel periodo che alloggiava nel nostro albergo, si svolgevano le prove e la gara automobilistica della Mille Miglia a Monza; Gigi è sempre stato un grande appassionato di motori ed era stato invitato al box della Ferrari. Non voleva andarci da solo e mi ha coinvolto, solo che non potevamo uscire dalla porta principale passando dalla reception. Allora ho escogitato la "via di fuga" dal retro dell'albergo. Arrivammo in autodromo e fu una grande festa, con un grande entusiasmo al box della Ferrari alla presenza di diversi dirigenti e dei piloti di quel periodo. L’attrazione in quegli istanti era Gigi Riva e non più macchine e piloti come Merzario. Ricordo che la televisione riprese il tutto, con un grande rammarico per i giornalisti rimasti a Reno con la speranza di incontrarlo.
Negli anni successivi poi siete sempre rimasti in contatto?
Certamente anche quando era dirigente della Nazionale appena poteva veniva nel suo paese e si fermava a mangiare il suo piatto preferito, risotto con il persico, poi andava a salutare i suoi amici di infanzia del cantiere Costantini, lo “zio” Ubaldo , Aldo e Roberto. Prima però era tappa d’obbligo la visita al cimitero a trovare i suoi genitori e la sorella Candida. Il Luis, come è sempre stato chiamato nel suo paese natale, aveva un legame molto stretto con tutta la sua famiglia. Anche i figli Nicola e Mauro, da ragazzi nei periodi estivi venivano nella casa di Leggiuno nella casa, dove alloggiava la zia Fausta; venivamo in spiaggia a Reno con lo zio Paolo e giocavano con gli altri ragazzi leggiunesi al campo sportivo.
Qualche altra curiosità legata a quei tempi?
Pochi sanno che nel nostro albergo è passato anche il grande Ugo Tognazzi con la Bettoia, venuto a Leggiuno per realizzare un breve filmato nella casa di Rombo di Tuono. Il filmato è stato trasmesso da Sky, una una perla storica.
Quale saluto vorrebbe fare Paolino al suo amico Rombo di Tuono?
Ciao Luis, un saluto ovunque tu sia dal to’ amis Paulin in ricordo di tutte le nostre belle chiacchierate rigorosamente in dialetto guardando il nostro bel lago.
Lo storico filmato di Tognazzi a Leggiuno trasmesso da Sky Sport: