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Territorio | 17 giugno 2025, 17:10

Dall'Egitto alle Piramidi di Gavirate, la storia di "Vito" Yehia Moussa, boss del fitness: «Dopo 35 anni siamo ritornati dove tutto è cominciato»

Nel mese di giugno la storica palestra è tornata in centro città in via Marsala nel locale accanto alla sede di una volta, ma per guardare al futuro: «Abbiamo già dotato gli spogliatoi della sauna e da settembre partiranno i corsi. Abbiamo uno spazio creato apposta, valuteremo anche l’inserimento di divisori. Quello che vorremmo realizzare non è “solo” una palestra, ma un vero e proprio centro per il benessere, accessibile e adatto a ogni età»

Era il 1976 quando un giovane Yehia Moussa, che tutti conoscono come Vito, lasciava l’Egitto, sua terra natale, per trasferirsi a Milano. Poco più che ventenne, portava con sé un grande sogno: quello di vivere di sport. La passione per il calcio, coltivata fin da bambino, era però stata stroncata da una serie di infortuni al ginocchio. Ma fu proprio quella rinuncia che lo spinse a reinventarsi.

Iniziò un lungo percorso che, tra sacrifici, esperienza e visione, l’avrebbe portato a diventare una figura di riferimento nel mondo del fitness del Varesotto. Oggi, Vito è il titolare della palestra Le Piramidi, in pieno centro a Gavirate. Un punto di riferimento per gli appassionati di sport, salute e benessere, che quest’anno celebra 35 anni di attività.

Il suo percorso in Italia inizia nel 1977, quando inizia a lavorare per il Club Francesco Conti di Milano. L’anno successivo si sposta nella sede di Varese, per poi approdare, nel 1982, proprio a Gavirate, dove gli viene chiesto di contribuire alla creazione della prima palestra della città, Le Terme: qui lavora come allenatore e inizia a costruire il suo legame con il territorio. Nel 1990 nasce Le Piramidi, in un piccolo locale a Cocquio Trevisago. Dopo pochi anni, l’attività si trasferisce definitivamente a Gavirate e, dopo alcuni cambi di location, a giugno 2025 è finalmente tornata in Via Marsala, nel locale accanto alla sua sede storica.

«Dopo 35 anni, siamo tornati dove tutto è cominciato, abbiamo chiuso il cerchio. Quindi, abbiamo unito il nostro “anniversario” al trasloco e abbiamo fatto una grande apertura» ha raccontato Ahmed, il figlio di Vito, che ora affianca il padre nella gestione della palestra. un unico, grande locale in cui passato, presente e futuro camminano in parallelo, dove le foto storiche di Vito guardano dalle pareti i ragazzi che si allenano con macchinari nuovi, alcuni «acquistati apposta, altri li abbiamo portati con noi».

Una breve panoramica della palestra fa intuire che il suo cuore non è cambiato: «Quando una persona viene da noi, noi la assistiamo in tutto. Nella nostra offerta non è compresa solo la compilazione della scheda personalizzata, ma la seguiamo anche dopo, se quando viene ad allenarsi vediamo che ha qualche difficoltà nel ripetere un movimento siamo sempre pronti ad aiutarla. Per questo vale la pena venire da noi». 

Un programma fatto su misura, quindi, che Vito e Ahmed consegnano al cliente, con la garanzia di un’assistenza continua.
Ma non è finita qui. Se in passato l’attività si era concentrata principalmente sulla sala pesi, oggi guarda avanti: «Abbiamo già dotato gli spogliatoi della sauna e da settembre partiranno i corsi. Abbiamo uno spazio creato apposta, valuteremo anche l’inserimento di divisori. Quello che vorremmo realizzare non è “solo” una palestra, ma un vero e proprio centro per il benessere, accessibile e adatto a ogni età, a partire dai ragazzi di 15, 16 anni».

Quella di Le Piramidi è la storia di un sogno nato da un infortunio, cresciuto grazie alla determinazione, e oggi portato avanti con uno sguardo al futuro. È la storia di Vito Moussa, ma anche di una comunità che ha visto nascere e crescere con lui la cultura del fitness a Gavirate. E dopo 35 anni, il cerchio si chiude. O forse, si apre di nuovo.

Giulia Nicora

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