Arriva a Varese la figura dell’Ispettore Ambientale: sarà un pubblico ufficiale incaricato di monitorare il corretto conferimento dei rifiuti e individuare eventuali trasgressioni al Regolamento di Igiene Urbana del Comune di Varese.
Dell’argomento si è discusso nel tardo pomeriggio di oggi nella Commissione “Tutela Ambientale, Economia Circolare, Verde Urbano, Agricoltura, Decoro Urbano” presieduta dal consigliere Dino De Simone alla presenza dell’assessora alla partita Nicoletta San Martino.
Informare, monitorare, sanzionare: questi i contorni dell’attività che verrà svolta dalla nuova figura. «Lo scopo cui tendiamo è ovviamente quello di arrivare a un maggior decoro per la città - ha detto San Martino - Negli ultimi anni ci sono stati dei miglioramenti e i cittadini sono stati accompagnati alla comprensione di tutte le nuove incombenze e abitudini nate in virtù del cambio di gestore e dell'introduzione del nuovo regolamento: chi però insiste nel reiterare certi comportamenti incivili deve prendersi le proprie responsabilità».
Ad esclusione delle Gev (le Guardie Ecologiche Volontarie), tuttavia, «le forze in campo sono poche per l’impegno richiesto» ha continuato l’assessora, da qui la decisione di introdurre il nuovo ruolo, creando un regolamento ad hoc che andrà ad affiancare quello principale.
Gli Ispettori Ambientali saranno più di uno: quattro persone scelte all’interno dell’assessorato e almeno altrettante tra il personale del gestore Sangalli. Costoro stanno già frequentando un corso propedeutico ad abilitarle alla mansione che saranno chiamati ad assumere e all’ottenimento della qualifica di pubblico ufficiale.
I tempi: tra la fine del succitato corso e l’espletamento di tutti i passaggi formali necessari, si arriverà a marzo. Il regolamento è stato discusso questa sera e verrà integrato con le osservazioni ricavate dagli interventi di tutte le parti politiche (hanno detto la loro Simone Longhini, Franco Formato, Barbara Bison e Roberto Puricelli), poi dovrà essere portato in Consiglio Comunale per un’approvazione che l’assessora San Martino auspica possa essere «all’unanimità».
Aumenteranno anche le fototrappole, sempre più efficaci nello scovare i “furbetti del pattume” responsabili degli abbandoni più incivili: attualmente sono già 8.