Un pub con annessa cucina giapponese… E dove lo si è visto mai?
Il caso vuole che ora lo si trovi a Varese, anzi a Velate, come nuova versione di uno dei locali più storici e amati da diverse generazioni di giovani prealpini, il “Tower Pub”, un tempo conosciuto anche come “Le Scale”.
Arredamento da vera birreria del Nord, con quello stile inconfondibile che marca la differenza con qualsiasi bar o qualsiasi ristorante; la birra, quindi, a farla da padrone; la cucina “sincera”, gustosa, senza troppi fronzoli; la musica dal vivo… Il Tower è uno degli “ultimi rimasti” in città e oggi si è aperto a una nuova vita grazie alla passione che ha mosso Matteo Motta e Francesca Lodi.
Trentotto anni entrambi, una coppia affiatata nella vita così come adesso dietro al bancone, autista soccorritrice varesina lei, ex commerciale milanese convertitosi alla cucina lui, hanno intrapreso quest’avventura animati dalla voglia di lavorare insieme e il destino li ha portati fin quassù: «Io, da buona varesina, c’ero stata diverse volte e quando ho saputo che era in vendita mi sono incuriosita e ho invitato Matteo a venire a vederlo - dice Francesca - Questo è un posto storico, merita di essere gestito da qualcuno di presente».
Storico e unico, anche per essere uno dei pochi riferimenti commerciali del quartiere di Velate. Scelto il nido, ecco l’impronta: «Ho avuto un’esperienza pregressa nel mondo della ristorazione in una trattoria giapponese: niente sushi, solo cucina di terra - racconta Matteo - Da ciò nasce l’idea di proporre qualcosa di diverso rispetto al classico menu di un pub».
E allora entriamoci in questo menu, perché è il racconto delle proposte che fa venir voglia di fare un giro su a Velate: «La base fissa è quella classica, con piatti come taglieri, panini e hamburger - spiegano i nuovi gestori - ma è molto ridotta, perché la nostra intenzione è di cambiare spesso e di seguire la stagionalità nonché la nostra voglia di cucinare sempre qualcosa di diverso». Occhio ai fuori menù, quindi: «Ora siamo in autunno e va tanto la zucca. E allora ecco una mousse di zucca per le bruschette con cipollotto croccante, oppure il panino zola, zucca e speck, possibile anche in versione vegana per andare incontro ai gusti di tutti».
E poi ancora bruschetta salsiccia stracchino sale e pepe, patate al forno, schiacciate di verdure e torte salate: «Una cucina easy e preparata giorno per giorno. Non mi piace lavorare con il “gelo”» rivendica Matteo, prima di “spedire” Francesca a comprare insalata e la mozzarella di bufala che gli serviranno per completare uno dei panini del giorno, ovvero “hamburger di fassona, bufala, pomodoro San Marzano, insalata e cipolla di Tropea”.
Sì, ma il “giappo”? Eccolo: Yakitori (ovvero gli spiedini) di pollo con cipollotto, salsa Teriyaki e sesamo, fatti alla griglia; i gyoza, i mitici ravioli giapponesi; Udon e Soba, anche vegetariani, e tante altre specialità. Ad accompagnare anche le birre giapponesi, accanto a quelle europee: l’Asai, la Sapporo, persino quella al tè verde. «Inizialmente offriremo la nostra cucina giapponese solo su prenotazione e una sera a settimana - commentano ancora Francesca e Matteo - La prima serata sarà il 12 ottobre ed è già tutta esaurita».
Anche in generale il bilancio è già molto positivo: «Ci hanno fatto i complimenti per la freschezza dei prodotti, pane compreso - concludono i due ragazzi - Quando ti senti dire un “buonissimo” torni in cucina davvero soddisfatto. Questo è il nostro obiettivo: rendere soddisfatti i nostri clienti ed essere soddisfatti noi».