Dakar di riposo per il pilota Varesino Ottavio jr. Missoni e per tutti i piloti impegnati nel rally raid più importante al mondo. Il pilota varesino, che ci aggiorna quotidianamente sul suo canale Telegram circa le sue condizioni e la sua avventura alla Dakar in terra saudita, oggi si gode finalmente del riposo.
Riposo che arriva dopo una settimana intensa, che ha visto numerosi incidenti con scivolate e forature per i vari piloti impegnati nel deserto saudita.
La prima tappa ha visto addirittura l’abbandono al km 52 del vincitore dello scorso anno, l’inglese Sam Sunderland, dovuto ad una caduta che lo ha costretto ad essere trasportato in ospedale per gli accertamenti del caso, aprendo così la strada ad un nuovo re della Dakar.
Anche Missoni è incappato in cadute, tra cui una avvenuta nella prima tappa a soli 60 km dall’arrivo a Sea Camp, che lo ha costretto a coprire gli ultimi km senza acqua e tutto bagnato, a causa della scoppio della sacca d’acqua nello zaino dopo la caduta.
Per riassumere la seconda tappa Sea Camp AlUla 430 km di speciale più 158km di trasferimenti, vi condividiamo una frase di Missoni stesso: «Oggi davvero dura… tante tante pietre, ininterrottamente, un mare di pietre, per 400km, non pensavo ne esistessero così tante tutte insieme». Ecco il riassunto perfetto per una tappa di pietre e sabbia che, tra le macchine, ha visto un Sebastian Loeb costretto a fermarsi ben 4 volte per foratura delle gomme.
Il 3 gennaio la tappa da AlUla a Ha’il, al momento è stata la più bagnata insieme a quella che vedremo più tardi da Riyadh a Al Duwadimi. Il meteo avverso ha neutralizzato i tempi al km 375, facendo rientrare i piloti su un tratto di 190 km di asfalto sotto pioggia e vento sferzante. La pioggia ha continuato ininterrottamente lungo tutta la notte in tenda, impedendo a mezzi e vestiario di asciugare. La tappa successiva, con inizio alle ore 6:30 della mattina è stato così all'insegna di vestiario ancora bagnato e temperature basse.
Una tappa affrontata con molta calma e sangue freddo, poi riscaldata a metà mattina quando le temperature hanno iniziato a rialzarsi. Non sono diminuite le difficoltà e le dune di sabbia bagnata da affrontare, cosicché il pilota varesino ha deciso di seguire le tracce di un pilota esperto come Franco Picco, alla sua tredicesima partecipazione alla Dakar (oltre a due vittorie al “Rally dei Faraoni"), così da poter prendere il ritmo sulle difficili dune del tracciato e finendo la tappa addirittura davanti a Picco. Tappa che ha escluso il pilota italiano del fantic rally POV team Tiziano Interno.
La tappa del 5 gennaio è stata una delle più semplici, forse perché si stava già pensando alla tappa successiva, visto le difficolta che l’organizzazione aveva annunciato ai piloti. La pioggia a sud ha infatti costretto gli organizzatori a modificare il percorso, mandando i piloti direttamente a Riyadh. Piloti che nonostante la tappa sia stata accorciata a ”soli” 350km dei 430 previsti, sono saliti in sella già alle 5 del mattino, con un rientro per il nostro pilota di casa alle 20 di sera. Non una passeggiata da poco.
Come annunciato dallo stesso Missoni il 7 gennaio la tappa è stata annullata per le condizioni di sicurezza, difficili da mantenere da parte della direzione gara, lungo tutto il percorso. La tappa si è trasformata in “Marathon” (Riyadh - Al Duwadimi) ovvero i piloti hanno dovuto affrontare uno stage di trasferimento di 400 km senza alcun tipo di assistenza da parte dei meccanici una volta giunti al traguardo.
Fortunatamente, giunti al traguardo, sono riusciti a trovare dello spazio comodo e al riparo dalle intemperie nella sala mensa, dove i piloti italiani hanno fatto gruppo per condividere quegli attimi di relax concesso dopo la prima settimana di impegni. Relax necessario per affrontare la tappa successiva da Al Duwadimi a Riyadh e poter far sistemare le moto dai tecnici e meccanici al seguito.
Come detto in precedenza oggi giornata di riposo per piloti e meccanici, da dedicare alle proprie moto e alla messa a punto, in vista dei prossimi 7 giorni nel deserto saudita.
Un deserto che ha già escluso molti dei pretendenti al titolo in tutte e tre le categorie moto, auto e camion, e che quindi è aperto davvero a nuove sorprese, ogni giorno.
Il pilota varesino prima della partenza era preoccupato dall’escursione termica tra giorno e notte. Proprio questo è l'ostacolo che sta affliggendo molti partecipanti, in aggiunta a pioggia e grandine, che l'hanno fatta da padrone in questa prima metà di competizione.
Classifica generale dei piloti italiani:
18° #46 P. Lucci - KTM - Bas World KTM Racing Team
51° #87 L. Fanottooli - KTM - Tecnoosport Rally
63° #49 C. Zacchetti - KTM - Lucky Explorer Team
66° #107 L. Maestrami - KTM - Nomade Racing
73° #117 O. Missoni - HONDA - Lucky Explorer
74° #67 F. Picco - Fantic - Franco Picco Team
80° #130 E. Anghileri - HONDA - RS Moto Racing
90° #125 I. Giraldi - KTM - Solaarys Racing
Ritirati
#66 A. Salvini - Fantic - Fantic Rally Team (8^ Tappa)
#73 T. Interno - Fantic - Rally POV - Fantic Rally Team (8^ tappa)
#124 T. Montanari - Husqvarna - Solaris Racing (2^ tappa)
Foto credit: A.S.O. G.Soldano, A.S.O. F Gooden