No, non si ferma Varese, una squadra in missione, più forte di tutto, anche di se stessa.
A Napoli – 74-82 il finale – per la truppa di Roijakkers arriva la settima vittoria delle ultime otto gare, un successo che permette ai biancorossi l’aggancio in classifica, a quota 20, del treno con Sassari, Brindisi, Venezia e Trieste, quello che va dal 10° al 6° posto. A completamento di una giornata che ha visto le sconfitte di Cremona e Fortitudo, il successo vale anche un +8 sulla zona retrocessione. Sì, è una missione.
Coronata, sotto al Vesuvio, da un match dai due volti. Praticamente perfetto nei primi 20 minuti, con percentuali altissime sia da 2 che da 3 (58 e 40%), gioco arioso, veloce e godibile e ben 9 uomini a segno (35-49 il punteggio al 20'). Diversa la ripresa: Napoli prova il tutto per tutto, gli ospiti si perdono in diversi errori (male Markus Keene: 3/16 al tiro) e permettono alla squadra di Sacripanti prima di arrivare al -3 (51-54) nel terzo quarto, poi di spaventare Varese ancora nel finale. La Openjobmetis, però, come ormai d’uso, sa gestire ogni tipo di pressione.
Eroe, ancora una volta, Tomas Woldetensae: 19 punti, 5/5 da 3, altra gara totale macchiata solo dalle 5 perse. Notabili anche le prestazioni a tutto campo di De Nicolao (12) e Reyes (10 e 5 rimbalzi), ma nessuno – al di là del già citato Keene – fa in qualche modo mancare il suo apporto. Le Gevi ci prova con Rich (21) e Parks (18), ma deve arrendersi al 9 ko in dieci gare.
La cronaca
Librizzi, De Nicolao, Beane, Vene, Sorokas: il quintetto di avvio è quello di sempre. Ritmi altissimi, congeniali a Varese ma ai quali Napoli si adegua volentieri. Gli ospiti non sbagliano nulla da 2 (8/8 e poi 10/12), ma faticano da 3 e a volte vanno fuori giri soprattutto con De Nicolao (3 perse nel quarto). A segno in tanti, soprattutto Beane, ma la Gevi risponde sempre fino al 10-10. Parks prova l’allungo (14-10 al 7’), il grande impatto di Caruso porta fino al 18-18 quando, con la prima tripla di Woldetensae e le scorribande di Keane, la Openjobmetis prova il break (20-25), rintuzzato dai liberi di Velicka (22-25 al 10’). Ancora qualche errore al ritorno in campo per i biancorossi, poi la prima zampata: De Nik, più Woldetensae e Beane in penetrazione, è 25-31 al 12’ e c’è il primo timeout di Sacripanti. E’ marea varesina: l’ex Chieti va ancora a segno, Sorokas segue a rimbalzo le scorribande dei suoi, Vene è poetico sui tagli e Keane colpisce dall’arco: 27-41 al 16’. Vitali e Rich tentano di mettere a terra una riscossa nei buchi di intensità di Vene e soci, ma questi ultimi non si fermano, arrivando – ancora con Woldetensae (già in doppia cifra) e pure con un positivo Reyes sui due lati del campo – a segnare quasi 50 punti per il 34-49 della seconda sirena.
No, non è finita. Napoli esce dagli spogliatoi armata e con Rich e Parks confeziona in 4 minuti un 10-3 di parziale che riapre il match, mentre Varese si ferma (45-52 al 24’). Il break napoletano arriva fino al 16-5 (51-54), con i biancorossi che si consumano tra una palla persa e l’altra e una scelta sbaglia e l’altra. Il pareggio pare cosa fatta, ma non è così: Keene e Woldetensae danno ossigeno dall’arco (52-60) e Napoli spreca tantissimo nel frattempo. Ancora Woldetensae a segno prima del 30’: 53-63, danni del quarto limitati. L’ultimo rientro in campo è decisamente più giudizioso per la Openjobmetis: Sorokas colpisce bene per due volte in post, Woldetensae arriva a 5/5 da 3 (56-72). A Rich e Parks vengo affidate le ultime speranze partenopee (61-72, 69-76), tra i tanti errori di Keene. Con la bomba di Mcduffie I padroni di casa sono a -6 (72-78 al 38’), ma sbagliano i tiri che potrebbero davvero incediare il finale (gran difesa di De Nicolao nel frangente). Proprio De Nik a 29” dalla fine scrive il 72-80 del game over, che arriva definitivo sul 74-82.