Via dei Boderi illuminata male e a metà, i residenti non ci stanno: «Se il sindaco pensa di averci fatto un favore con un lavoro del genere si sbaglia di grosso». A parlare sono i residenti della parte alta di via dei Boderi a Varese. «Se crede che accetteremo di pagare per un'illuminazione di cui usufruisco tutte le centinaia di macchine che usano la strada come scorciatoia e che comunque era prevista si sbaglia di grosso» si impuntano i residenti della parte bassa.
Sì perché la posa dei lampioni del progetto “Varese cambia luce“ è stata fata settimana scorsa nella bellissima via dei Boderi, la strada che collega Capolago a viale Europa, lasciando delusi i residenti. A cominciare da quelli della parte alta della strada, che si sono trovati un lavoro non conforme al progetto. «Hanno posato degli orrendi pali zincati, con i fili aerei che passano tra le piante e sono pericolosi. Un lavoro pessimo e non concordato».
I residenti lamentano di essere stati coinvolti solo inizialmente nel progetto e poi, nonostante le mail inviate e le telefonate fatte, nessuno si sarebbe più fatto vivo dal Comune. «Abbiamo perso i contatti alla richiesta di specifiche sul tipo di impianto, che non era segnalato nel progetto. Ci era stato detto che sarebbe stato aereo. Ci siamo opposti per via delle piante e ci hanno mandato un preventivo per interrarlo a nostre spese. Assurdo ma lo abbiamo accettato. Poi nessuno si è più fatto vivo e alla fine abbiamo trovato la sorpresa: punti luce orribili e un lavoro approssimativo».
Condividono le critiche anche i residenti della parte bassa di via dei Boderi. Il problema per loro però è un altro: non hanno la luce. «Ad un certo punto gli operai che stavano posando i pali se ne sono andati - spiegano - hanno illuminato la via fino al civico 100, più o meno, e poi basta».
A quel punto i cittadini hanno chiesto conto al Comune: «Improvvisamente la strada è diventata privata. Secondo il Comune quindi nell'incertezza sulla proprietà, dovremmo fare a metà e pagare noi la luce. Un preventivo intorno ai 40mila euro». Un ragionamento inaccettabile, anche perché più volte la strada è stata oggetto di lavori pubblici e poi viene usata da tutti gli automobilisti per tagliare il traffico di via Gasparotto: «È una situazione talmente assurda che non ci sembra neppure reale, ma non finisce qui».














