Estate. Sole. Caldo. Quell’aria leggermente profumata di vacanze, mentre usciamo per la pausa pranzo (o merenda) e ci incamminiamo verso via Veratti. Destinazione? La gelateria Buosi, ovviamente! C’è chi preferisce un cono con tre gusti, chi una coppetta con frutta e yogurt, chi un frappé. C’è solo un aspetto su cui tutti siamo d’accordo: gustare i dolci prodotti di Buosi, magari seduti su una panchina ai Giardini Estensi, è uno tra i momenti migliori delle nostre giornate estive.
Juanita, la titolare della gelateria (insieme al suo socio e grande amico Marco), ci racconta cosa ha significato per loro quest’anno “particolare”, proprio nel penultimo giorno di apertura stagionale: domani, domenica 1 novembre, sarà infatti l'ultimo di questo 2020, con l'appuntamento - «lo diciamo sottovoce, ma ci sentiamo di farvi un promessa - come hanno scritto su Facebook - ci vediamo a primavera» - all'anno prossimo.
Marzo 2020: la pandemia, prima dell’apertura
Per la gelateria Buosi, il 20 marzo (o i giorni vicini) significa apertura, un caloroso “bentornato” alla primavera.
Quest’anno, però, non è andata così: il 20 marzo 2020 Varese, e tutta l’Italia, era in pieno lockdown, era difficile compiere anche un’attività semplice come uscire a mangiare un gelato.
«Con il tempo, abbiamo capito che la questione non sarebbe stata veloce», racconta Juanita, ma, appena è stato concesso il servizio a domicilio, lo staff ha subito colto l’occasione e, per un mese e mezzo circa, ha consegnato le vaschette di gelato direttamente ai clienti.
La risposta è stata molto positiva, «era un modo per ritornare alla realtà, ritrovare le proprie abitudini».
L’estate da Buosi: il rapporto con i clienti
Finalmente, il locale può riaprire. Le persone che si affacciano alla porta a vetri non sono solo volti già conosciuti, perché la paura degli assembramenti, di entrare nei locali c’è ancora.
Il rapporto con i clienti, “storici” e nuovi, è proprio uno tra gli spunti di riflessione della titolare: se alcuni, infatti, sono stati molto attenti a rispettare le regole, altri hanno mostrato subito segni di insofferenza e cattive abitudini difficili da gestire.
Finita l’estate, l’atteggiamento cambia di nuovo: davanti a due fronti, negazionisti da una parte e impauriti dall’altra, lo staff di Buosi si sente (quasi) fortunato a poter chiudere l’attività per la stagione - decisione che avrebbe preso in ogni caso - e «fare un passo indietro rispetto ai nostri colleghi delle altre attività commerciali che devono affrontare ancora il rapporto con il cliente, perché è davvero molto complicato, quasi più difficoltoso che il lavoro in sé».
«È stata comunque un’esperienza di vita» prosegue Juanita, con un cenno di commozione nella voce, pensando ai clienti che hanno raccontato i loro dolori e paure, alla sua squadra, affiatata e forte, una piccola famiglia sempre pronta a supportarsi.
Anche a fronte di una grave flessione di incassi, i titolari di Buosi sono contenti di essere riusciti a tutelare i dipendenti (Sara, Ornella, Valentina, Alice, Chiara, Emanuele, Maurizio, Lorenzo, Mariely e Sam) e fornitori, a riassumere lo staff dello scorso anno, nonostante qualche sacrificio in termini di ore e, di conseguenza, di stipendio.
E il futuro?
Manca solo un giorno alla chiusura del locale, domani, domenica primo novembre, lo staff di Buosi servirà gli ultimi gelati del 2020.
Il futuro è un’incognita, la prospettiva è meno rosea, i titolari hanno già la mente al 2021, all’impatto sociale che la pandemia avrà e all’impegno economico per mantenere il locale - dubbi e timori che, però, sembrano scomparire quando Juanita ricorda, con tanta emozione, i disegni portati dai bambini, gli incoraggiamenti dei clienti.
Dopo dodici anni, la gelateria Buosi è ancora un punto di riferimento a Varese e, ci auguriamo tutti, lo sarà sempre, perché, come conclude Juanita «il gelato è un rifugio, un momento di gioia che è ancora concesso a tutti e di cui oggi c’è tanto bisogno». Una pausa nella frenesia quotidiana, un attimo di spensieratezza da concedersi con un sorriso.
Un sorriso che sa di vaniglia, di frutta, di cioccolato. Di speranza.