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Territorio | 05 aprile 2020, 08:53

FOTO. Paolo, gelataio lavenese che lavora a Cracovia: «Chi esce usa la mascherina, la città è deserta»

Lavenese e lettore di VareseNoi, Paolo Girotto ci racconta la quarantena dalla Polonia: «Mai vista una cosa simile, ma qui le funzioni religiose vengono celebrate anche se non possono partecipare più di cinque persone»

FOTO. Paolo, gelataio lavenese che lavora a Cracovia: «Chi esce usa la mascherina, la città è deserta»

«La città di Cracovia in questo periodo di emergenza da Coronavirus è deserta e la gente sta a casa rispettando le restrizioni imposte».

Inizia così il racconto di Paolo Girotto, gelataio originario di Laveno Mombello che però da dieci anni vive e lavora nella città polacca e che ha scritto a VareseNoi.  

«Mai visto in tutti questi anni una cosa simile - prosegue Paolo - c'è veramente pochissima gente in giro e che esce per andare a fare la spesa o in farmacia porta sempre con sé e indossa la mascherina».

Le restrizioni imposte dal Governo polacco non sono del tutto simili a quelle del nostro.

«I parchi sono chiusi ma le chiese sono aperte e le funzioni religiose continuano, ma con la restrizione nel numero dei partecipanti che deve essere al massimo di cinque» ricorda il nostro connazionale. 

«Qualche pizzeria e ristorante offre il servizio d'asporto, per il resto i locali da divertimento e le caffetterie sono tutte chiuse e così sarà fino al 12 aprile, poi si vedrà in base alle nuove ordinanze del Governo in base alla situazione dei contagiati in Polonia» conclude Paolo. 

 

Matteo Fontana

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