Domenica 3 novembre, Forum di Assago, palla a due alle 17.30 (diretta tv su Eurosport Player): la Pallacanestro Varese affronta l'Olimpia Milano in un derby che il popolo biancorosso sente sempre e da sempre. E che ha voglia di provare a vincere.
Difficile, certo, contro la corazzata di coach Ettore Messina, che in Eurolega sta facendo davvero benissimo (lo score attuale dice 5 vittorie, compresa quella di ieri sera, pazzesca, contro il Barcellona, e una sola sconfitta). Impossibile, no di certo, perché la tribù guidata dallo sciamano Josh Mayo e dal totem Jeremy Simmons sta giocando ad altissimo livello di qualità e intensità, collezionando vittime illustri (Brindisi, Fortitudo Bologna e Trieste) e avendo già messo in difficoltà un'altra corazzata del campionato (la Virtus Bologna).
La settimana è corsa via veloce, con il club che ha anche ufficializzato un importante accordo di sponsorship: la Braga SpA, azienda italiana con sede a Casalmaggiore, leader nella produzione di porte interne e componenti in legno per porte interne in tranciato e laminato, è entrata nei "gold sponsor" biancorossi.
Ulteriore linfa ed energia per la Pallacanestro Varese, pronta al derby contro Milano. Di cui, giustamente, coach Attilio Caja - che è anche un ex - vuole anzitutto riconoscere l'enorme valore: «Iniziamo dai complimenti a Milano, per quello che ha fatto ieri, in settimana, venerdì scorso... Battere il Fenerbahce e il Barcellona è la dimostrazione di aver fatto un grandissimo lavoro, di cui il basket italiano deve essere contento e rendere merito a chi ha portato a casa due risultati così, davvero eccellenti. Ovviamente per delle vittorie del genere bisogna aver fatto due grandi partite sotto tutti i punti di vista, a livello tecnico-tattico della preparazione dell'allenatore: l'Eurolega è il top del basket europeo, vincere certe partite contro certe squadre significa aver lavorato benissimo. Complimenti a Messina e ai suoi giocatori».
Evidente dunque come lo scoglio appaia insormontabile. Però... «Basterebbe questo per far tremare le gambe a chi ci deve giocare contro. Ma non deve essere questo il nostro sentimento - prosegue il coach della Openjobmetis - Deve essere una festa, dobbiamo essere felici di affrontare una grande squadra con dei grandi giocatori, cercando di fare la miglior partita possibile. Tanto sappiamo che il nostro campionato non dipende certo dal risultato che facciamo a Milano: a maggior ragione dobbiamo giocare con la mente libera, cercare di giocar la nostra miglior partita soprattutto in difesa, partendo anzitutto da non fare passi indietro a livello fisico, altrimenti è inutile giocare la partita. Dobbiamo metterci forza, energia e coraggio, poi tutto quello che verrà sarà buono. Questa è una partita da giocare con orgoglio. L'orgoglio di giocare sul parquet della squadra oggi più forte d'Europa».
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