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Salute | 21 gennaio 2020, 18:00

Più offerta sanitaria per Varese: in centro nuova clinica e poliambulatorio. Nascerà a due passi da via Dandolo e riqualificherà l'area

Malek Isber presenta il progetto di ristrutturazione di un edificio storico in Sonzini: la struttura avrà poliambulatorio e 2 sale operatorie. «Riqualificheremo l'intero comparto, auto elettriche a disposizione anche di pazienti e residenti, convenzioni con parcheggi e collaborazione con gli ospedali cittadini»

La Casa generalizia delle Ancelle di San Giuseppe ospiterà un nuovo centro sanitario

La Casa generalizia delle Ancelle di San Giuseppe ospiterà un nuovo centro sanitario

Varese avrà un nuovo centro privato di assistenza sanitaria e a realizzarlo sarà il Gruppo Isber, da anni attivo sul territorio con due strutture: il Nuovo Centro Fisioterapico in via Maspero e il Medical Pont in via Veratti. Due differenti realtà che offrono un’ampia gamma di prestazioni medico specialistiche di alto livello professionale «che vogliamo riunire in un'unica sede che abbiamo individuato nell’immobile Casa generalizia delle Ancelle di San Giuseppe -  spiega Malek Isber, amministratore del gruppo -  Realizzeremo 12 posti letto, un poliambulatorio, la radiologia e due sale operatorie di alto livello».

L’edificio si trova in via Sonzini, a pochi passi da via Dandolo in centro a Varese, ed è considerato di alto valore storico ed artistico. «Il che ha comportato un continuo interfaccia con la Sovrintendenza, insieme al Comune e ad Ats, per poter raggiungere degli elaborati rispondenti alla normativa vigente e preservare i beni mobili e gli elementi decorativi dell’architettura del convento, ex collegio Torquato Tasso». Nel progetto, questi elementi sono addirittura valorizzati e rappresenteranno un valore aggiunto per la nuova clinica

Un gioiellino che porterà anche alla riqualificazione dell’intero comparto, «con opere pubbliche di abbellimento della zona limitrofa all’immobile di cui ci faremo carico - sottolinea Isber -  così come faremo anche per la riqualificazione delle vie De Cristoforis, Sonzini e Nicolini con opere di sistemazione stradale con inserti in cubetti di porfido, segnaletica, arredo urbano e la predisposizione delle tubazioni interrate per la linea dell'illuminazione pubblica».

Il progetto, curato dall'architetto Paola Repetto di Gruppo30, è stato presentato in commissione urbanistica, dopo un primo passaggio in giunta, e ha sollevato qualche perplessità nei consiglieri comunali. Elena Baratelli (Varese 2.0), Fabio Binelli (Lega) e Valerio Vigoni (Lista Orrigoni) sono dubbiosi sull’impatto che una struttura del genere potrebbe avere sulla viabilità del comparto.  «In realtà nella documentazione da noi presentata questo aspetto era ben trattato. La mia prima intenzione è sempre stata quella di trovare una soluzione adeguata per le necessità effettive della nuova struttura a livello di parcheggi  - specifica - Per tale motivo il  progetto è stato ulteriormente approfondito da uno studio di impatto sulla mobilità, fatto da un’azienda specializzata che ha analizzato i volumi di traffico esistenti in correlazione alla rete infrastrutturale attuale e i volumi attesi dopo l’apertura della struttura sanitaria e non ha evidenziato criticità». 

La struttura ha una dotazione interna di parcheggi sufficiente, «ma non ci siamo fermati qui. Per il nostro personale ed i nostri collaboratori abbiamo intrapreso un progetto di car sharing e car pooling che prevede di collegare con auto elettriche i parcheggi remoti della città con la clinica, per non congestionare l’accesso alla zona e senza creare un aumento del traffico e d’inquinamento». Le stesse auto elettriche pagate dall’azienda saranno poi messe a disposizione di pazienti e residenti della zona negli orari intermedi di non utilizzo da parte dei dipendenti. 

«Infine abbiamo presentato domande di convenzione ad altri parcheggi nelle zone limitrofe, intraprendendo partnership con aziende che operano in questo tipo di attività, per agevolare ulteriormente l’utenza». 

Un progetto curato nei minimi dettagli che, con le due nuove sale operatorie,  consentirà anche ai medici di Varese e soprattutto ai pazienti della città che vorranno sottoporsi ad interventi in regime privato e assicurativo, di non doversi spostare. «E’ nostra intenzione infatti convenzionarci anche per i servizi di rianimazione e per tutte le urgenze che devono e possono solo essere gestite da ospedali come il Circolo e il Del Ponte». Infine, la clinica porterà nuovi posti di lavoro: «Abbiamo già intrapreso nuove assunzioni di dipendenti che lavoravano in questo settore. E’ ovvio che noi siamo una realtà che non va in concorrenza con i prestigiosi ospedali cittadini ma che anzi punta ad una stretta collaborazione con gli stessi».

Il progetto sarà presentato in consiglio comunale durante la prossima seduta e poi inizieranno i lavori di ristrutturazione, «che contiamo di concludere entro la fine dell’anno».

Valentina Fumagalli

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