Dalla massima gioia a una piccola, grande tristezza. L'Appiano merita la vittoria nonostante la disperata rincorsa del Varese che s'infrange sul tiro di Marcello Borghi del 5-5 parato da Reinalter a 9 secondi dalla sirena: sarebbe stata un'impresa, visto che i Mastini dopo 8'26" di partita erano sotto 4-1 e poi 5-2 dopo 27'02" ma - lo diciamo con franchezza - sarebbe stata un'impresa che non avrebbe rispecchiato quanto visto nei 60 minuti.
È vero, Perino d'opportunismo riporta sotto i gialloneri a 3'34" dalla fine (5-4), ma non bastano zampate d'orgoglio per cancellare una partita piena di giallo, dominata per tre quarti sul piano del ritmo, dell'intensità, della precisione e della concretezza dai Pirati, e con poche macchie di nero, visto che le maglie ospiti a parte gli ultimi minuti sono state schiacciate a lungo dall'incalzare dell'Appiano e hanno risalito la corrente soprattutto grazie al mestiere.
Non si può dire che sia mancato il cuore, rappresentato anche dagli infortunati Vanetti e Piroso che hanno voluto essere con i compagni fino alla fine, oggi come sempre, né si poteva pretendere che il rientro di Ghiglione - ripiombato oggi nel suo ex spogliatoio dalla Val Gardena dove giocava fino a ieri sera - producesse subito chissà quale impatto, ma al di là della pattinata veloce, dalla pressione asfissiante, dal pressing micidiale dell'Appiano abbiamo toccato i talloni d'Achille già emersi in questa stagione, oltre a una freschezza e un'energia che non potevano essere al top ad appena tre giorni dalla vittoria sul Caldaro, e cioè, nell'ordine, l'assenza del power play (non sono purtroppo una novità quei quattro minuti con l'uomo in più nella ripresa senza aver creato una sola occasione) e la sensazione che ci portiamo dietro da tempo sull'assenza di quell'attaccante cinico e pragmatico capace di avere due occasioni e buttarne dentro una. Gli avversari almeno uno ce l'hanno, sempre, e anche stasera hanno più segnato che sbagliato con l'uomo solo davanti al portiere; al Varese accade regolarmente il contrario. Un film già visto.
Fortunatamente l'Aosta ha battuto la Valpe, agganciata in classifica proprio da Perla e compagni: il Varese tiene il piede nelle final four di Coppa con 6 punti di vantaggio sulle due rivali al quinto posto, anche se dovrà andare proprio ad Aosta alla penultima. Restando tre partite alla fine della stagione regolare, due in casa con il Dobbiaco (sabato alle 19), tutt'altro che rassegnato all'ultimo posto, e sabato 3 gennaio contro il Pergine rilanciato dall'arrivo di Korkiakoski: servono due vittorie in via Albani per conquistarsi un posto all'arena olimpica di Milano. Vediamo di prendercele.
Secondo tempo e il power play da pianto
Dopo tre quarti da Pirati, con i padroni di casa che schiacciano sul pedale con regolarità e continuità implacabili, Bastille con un tocco sotto porta riaccende la speranza: c'è pure un power play per arrivare a -1 ma quando si pronuncia la parola superiorità numerica non rivolgetevi al Varese se cercate un gol, perché i gialloneri producono pura sterilità, prima che Pippo Matonti quasi sulla sirena tenga a galla i suoi, tirando fuori dalla porta il 6-3 della staffa di Radin.
Si resta sul 5-2 per i padroni di casa dopo che lo stesso Matonti al 27'02" aveva beccato il pokerissimo di Williamson sotto le gambe, protestando per un bastone alto. Prendendo 5 gol in nemmeno metà partita, non ci sarebbe scusa che tenga per i Mastini. Andando oltre all'apparenza, forse la differenza sta però da un'altra parte, in attacco, perché l'Appiano non sbaglia mai con l'uomo solo davanti alla porta, mentre il Varese lo fa, purtroppo, spesso e volentieri.
Primo tempo con 4 gol subiti in 8'26"
Non ci sarebbe nulla da dire dopo quattro gol subiti nei primi 8'26" di partita, uno diverso dall'altro: il primo dopo una grande azione in contropiede, il secondo causato da vari tentennamenti difensivi, il terzo con l'uomo solo a colpire, l'ultimo dopo qualche rimpallo, tutti con i Mastini lì a guardare con l'agguato di una dose di sfortuna - rimpalli e dischi finiscono sempre tra le stecche altoatesine - e la dice lunga il fatto che Pippo Matonti non possa mai farci nulla. I gol presi sono tutti farina del sacco comune giallonero. C'è anche un time out chiamato da Da Rin per scuotere i suoi che falliscono almeno tre volte una rete già fatta, due con Tilaro (una in situazione di uno contro zero) e un'altra con Terzago, tutto solo anche lui. Se è illusoria la rete del 2-1 di Makinen con una bordata sotto la traversa, potrebbe esserlo meno quella di Marcello Borghi lanciato magnificamente da Michael Mazzacane quasi in chiusura di tempo con il Varese in inferiorità numerica per un intervento ingenuo di Marco Matonti (Marco, ti vogliamo bene e lo diciamo con il cuore: facci un regalo di Natale e finiamola lì con queste penalità).
Appiano-Varese 5-4 (4-2, 1-1, 0-1)
Reti: 2'45" Pardatscher (Rottensteiner, Amici) 1-0, 3'40" Zublasing (Graf, Morandell) 2-0, 6'02" Makinen (Bastille, Schina) 2-1 in doppia sup., 7'29" Roach (Castlunger, Messner) 3-1, 8'26" Morandell (Steiner, Roach) 4-1, 18'17" M.Borghi (M.Mazzacane, Schina) 4-2 in inf.; 27'02" Williamson (Spitaler) 5-2, 35'19" Bastille (Terzago) 5-3; 56'26" Perino 5-4.
Appiano: Reinalter (Paller); Radin, Roach, Eruzione, Williamson, Messner; Zublasing, Dellagiacoma, Castlunger, Graf, Morandell; Oberrauch, Spitaler, Rottensteiner, Pardatscher, Amici; Galvan, Chizzali, Zanvettor, Steiner, Engl. Coach: MacGregor Sharp.
Varese: Filippo Matonti (Pisarenko); Schina, Re, Marcello Borghi, Michael Mazzacane, Tilaro; Makinen, Filippo Crivellari, Bastille, Terzago, Perino; Bertin, Marco Matonti, Ghiglione, Pietro Borghi, Venturi; Erik Mazzacane, Fornasetti, Peterson, Alessandro Crivellari. Coach: Massimo Da Rin
Arbitri: Alessio Bedana, Thomas Egger (Lorenzo Dell'amico, Alessandro De Pol)
Note - Tiri Ap 35, Va 29. Penalità Ap 12', Va 10'. Spettatori: 720.
OTTAVA DI RITORNO
Pergine-Fiemme 8-0 (doppiette per Korkiakoski, Meneghini ed Emoff), Appiano-Varese 5-4, Aosta-Valpellice 6-3 (spettatori 530, tripletta e due assist per Nardella), Dobbiaco-Bressanone 4-3, Feltre-Alleghe 5-4 all'overtime (1.749 spettatori, gol decisivo dell'ucraino Sysak al 63'09"), Caldaro-Fassa 9-3.
CLASSIFICA
Caldaro 47. Alleghe 40. Appiano 37. Varese 36. Valpellice, Aosta 30. Fassa, Pergine 25. Bressanone 20. Fiemme 19. Feltre 18. Dobbiaco 15.
NONA DI RITORNO
Sabato 27: Bressanone-Feltre (18), Varese-Dobbiaco (19), Fiemme-Caldaro (20.30), Valpellice-Pergine (20.30), Alleghe-Aosta (20.30), Fassa-Appiano (domenica 28, 20.45)
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Accadeva un anno fa
Hockey | 23 dicembre 2025, 22:51
L'urlo della rimonta su quel tiro di Borghi a 9 secondi dalla fine rimane strozzato in gola, ma l'Appiano ha meritato (5-4)
Sotto di 4 gol dopo nemmeno 9 minuti di partita, ai Mastini non bastano il cuore e il mestiere per ricucire lo strappo nel finale contro una squadra più veloce e concreta. Le final four di Milano, però, sono più vicine grazie alla vittoria dell'Aosta sulla Valpe: con due vittorie casalinghe su Dobbiaco e Pergine nelle ultime tre gare della regular season andiamo a giocarci la Coppa
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