Sfida, ostentazione, menefreghismo, cinismo, vittimismo. Sono le sensazioni provate nel leggere le parole di Elia Del Grande nel post scritto sulla sua pagina Facebook appena riaperta e nella lettera inviata ai colleghi di VareseNews.
Alle quali non possiamo però non aggiungere disappunto per non aver letto nemmeno una riga, un pensiero, una parola su coloro che Del Grande ha assassinato e che erano la sua mamma, il suo papà e suo fratello. Forse Del Grande ha dimenticato tutto, la strage, il sangue, la morte, ma Cadrezzate no, non dimentica e non può dimenticare una ferita così profonda. Tutti noi non possiamo dimenticare.
È paradossale che un assassino oggi si dica vittima dell’ingiustizia di un sistema che, a suo dire, non funziona e per questo fugga: non siamo forcaioli, non lo siamo mai stati e non lo saremo mai, ma siamo allo stesso modo convinti che la pena debba svolgere una funzione rieducativa.
Ma c’è un limite a tutto, anche alla decenza e Del Grande con quel post e quella lettera lo ha ampiamente superato. È il limite che si deve prima di tutto al senso di umanità e di dignità per le vittime che per giunta non erano degli sconosciuti ma i suoi genitori e suo fratello. E ci disgustano altrettanto i consensi che Del Grande ha ricevuto e riceve sui social da “ammiratori” e “ammiratrici” e nemmeno una parola sulle vittime, quelle vere.
Cronaca | 07 novembre 2025, 15:38
L'OPINIONE. Forse Del Grande ha dimenticato sangue e morte. Cadrezzate no
Sfida, ostentazione, menefreghismo, cinismo e vittimismo: sono le sensazioni provate nel leggere le ultime parole di Elia Del Grande. A noi e a Cadrezzate sarebbe bastati una sola riga, un pensiero, una parola su coloro che ha assassinato e che erano la sua mamma, il suo papà e suo fratello. Ma, ancora meglio, avremmo preferito il silenzio
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Un viaggio nella tradizioni, nella storia e nel dialetto varesino in compagnia di una "Famiglia" speciale, quella Bosina che da anni è custode della varesinità più autentica. Dal Carnevale Bosino al Calandari, dai concorsi di poesia dialettale ai riconoscimenti ai cittadini benemeriti, la Famiglia Bosina tiene vivo il legame di Varese con le sue radici. In questo spazio troverete ogni settimana un angolo dedicato alla tradizione con aneddoti, storie e testimonianze che profumano di appartenenza.
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