Meno rifiuti e più solidarietà con il nuovo Centro del riuso di Varese, presentato stamattina a Palazzo Estense.
Organizzata sul modello del Banco di Comunità, l'iniziativa invita enti, associazioni e imprese a contribuire all'allestimento dei beni e della rete solidale che animerà il servizio.
«Questo centro ha una valenza di tutela ambientale e di sostenibilità sociale - ha dichiarato Nicoletta San Martino, assessore alla Tutela Ambientale - Con questa iniziativa si creerà coesione tra i cittadini e chiunque aderirà vedrà tutto quello che di buono esiste. Si lavorerà tutti insieme, quindi, per il bene comune».
«È un progetto importante che utilizza una rete efficace - ha aggiunto Davide Galimberti, sindaco di Varese - Questa è partita come un'idea per sostenere l'ambiente e si è evoluta come un'iniziativa che tende al benessere dell'intera città».
Il centro, che sarà collocato in piattaforma ecologica, in via Ecologia 1, offrirà da giugno un servizio gratuito mirato a favorire il riuso di beni materiali, come oggettistica, piccolo mobilio o vestiti, dando modo di conferire oggetti in cambio di altri di pari valore, ma non solo. Si potranno scambiare anche beni immateriali come, ad esempio, tempo, capacità, spazi, attività e altre risorse sociali prestati senza compenso economico. L'obiettivo è ridurre la produzione di rifiuti attraverso dinamiche sociali che favoriranno l'incontro, il sostegno e la collaborazione tra cittadini.
Tra i partner del progetto le cooperative San Luigi, Vesti Solidale e Cauto.
«La cooperativa San Luigi ha accolto con entusiasmo questa proposta e metterà a disposizione i suoi collaboratori che saranno presenti al centro negli orari stabiliti - ha spiegato Don Marco Casale, presidente della cooperativa - Cercheremo di valorizzare ciò che le persone sono capaci di fare, quindi l'inclusione è una parte molto importante del progetto. Noi vogliamo creare un circolo dove le persone si incontrano e socializzano».
«Noi, in questo progetto, ci crediamo molto - ha detto Matteo Lovatti, presidente di Vesti Solidale - Questa iniziativa creerà nuovi posti di lavori per persone fragili».
Ma come funziona? «Un operatore controlla i materiali portati dal cittadino o dall'ente e, se tutto va bene, può chiedere ciò di cui ha bisogno tramite un sistema di conversione chiamato FIL (Felicita Interna Lorda), e non in euro - ha spiegato Roberto Ranghetti della cooperativa Cauto - Gli scambi, quindi, saranno regolati secondo una tabella di conversione dei FIL. É necessario effettuare il tesseramento, totalmente gratuito».
Il Comune di Varese invita tutti gli enti che desiderano avere informazioni e prendere parte al progetto a contattare la cooperativa San Luigi al numero 366 6161346 o tramite l’indirizzo e-mail banco.va@sanluigionlis.com o varese@bancodicomunità.it.