Terza sconfitta per la Openjobmetis, sconfitta stavolta sul parquet della Dolomiti Energia Trentino con il risultato di 106-100. Sconfitta arrivata dopo un buonissimo primo tempo, chiuso avanti di otto lunghezze, e una ripresa giocata ben al di sotto di quanto visto nei primi venti minuti.
«Ancora una volta nel terzo quarto non siamo stati precisi - le parole di coach Mandole nel post-partita - Non abbiamo giocato con aggressività come fatto nel primo tempo. Nel terzo quarto non abbiamo avuto la testa per competere, e tutto quello che abbiamo fatto bene nel secondo quarto, come andare a rimbalzo e giocare difesa, non l’abbiamo controllato. Tantissime volte abbiamo giocato malissimo in attacco, senza passarci la palla, e abbiamo ridato vita a Trento. Contro una squadra brava, se non giochi 40 minuti concentrato, fuori casa non puoi vincere».
«Penso che nel terzo quarto nessuno ha giocato bene - continua l’allenatore argentino, ripensando a cosa sia cambiato una volta rientrati dopo l’intervallo - Abbiamo iniziato ad attaccare 1-contro-1, senza passarci la palla, e questo ci ha ammazzato, perché le percentuali si sono abbassate. Nel primo tempo abbiamo segnato triple passandoci tanto la palla e attaccando, mentre nel terzo quarto nessuno dei nostri playmaker ha passato bene la palla. Sappiamo poi che tra Kao e Fall c’è differenza, ma sono questi i giocatori che abbiamo».
Spiegazioni per un altro crollo nella ripresa? «La squadra è giovane e a volte, quando si è avanti di sette o otto punti, pensa che si può rilassare, questo è quello che succede qualche volta, e ci sta facendo malissimo come squadra. Il primo responsabile di ciò sono io in quanto capo allenatore».